Il Clasico di ieri sera tra Real Madrid e Barcellona ha lasciato molti spunti interessanti, ma uno in particolare ha colpito sia i tifosi che gli esperti: la prestazione di Kylian Mbappé, che ha visto una statistica insolita per l’attaccante francese. Mbappé è finito in fuorigioco ben otto volte nel corso della partita, un dato che risulta decisamente fuori dal comune se confrontato con il resto della sua stagione.
Per capire quanto sia straordinaria, in negativo per il francese, questa statistica, basta considerare che, fino al fischio iniziale di Sánchez Martínez, arbitro de Il Clasico, Mbappé era stato colto in fuorigioco solo nove volte in tutta la stagione, comprendendo tutte le competizioni: dalla Liga alla Champions League, fino alla Supercoppa Europea. In nessuna partita Mbappé era stato beccato così tante volte in offside, con l’eccezione della gara contro l’Espanyol, nella quale era finito in fuorigioco soltanto due volte.
Questo dato mette in evidenza due aspetti importanti: da un lato, la grande organizzazione difensiva del Barcellona, capace di anticipare e prevedere i movimenti di Mbappé; dall’altro, forse un eccesso di frenesia da parte dell’attaccante francese, che ha cercato di incidere sulla partita ma senza riuscirci. Una velocità fuori dal comune ma senza controllo, senza la capacità di analizzare i movimenti della difesa del Barcelona ed evitare puntualmente la trappola del fuorigioco.
I giudizi post-partita sono stati devastanti per l’ex PSG che attendeva con ansia di giocare sul primo Real Madrid-Barcellona: c’è chi lo difende e ha elogiato la voglia di Mbappé di essere sempre protagonista, provando costantemente a scattare in profondità per colpire la difesa del Barcellona, ma alla fine gran parte della stampa ha criticato duramente la sua prestazione sia per la mancanza di pazienza sia per la poca lucidità nel leggere la linea difensiva avversaria. Una prestazione che ha visto Mbappé cercare di spingere oltre i limiti, ma che si è scontrata con una difesa blaugrana ben preparata. I tifosi Blancos sono delusi e temono che l’arrivo di Kylian Mbappé abbia costretto a cambiare un impianto di gioco che lo scorso anno era stato praticamente perfetto.
Senza dubbio, è stata una partita che lascia delle lezioni importanti sia per il giocatore che per Carlo Ancelotti, chiamato ora a lavorare sull’intesa tra Mbappé e il resto dell’attacco. Un’altra grande sfida per l’allenatore italiano. La voglia di sfondare è evidente, ma l’equilibrio tra rischio e efficacia sarà la chiave per permettere all’ex PSG di tornare ad essere devastante insieme a Bellingham, Vinicius e Rodrigo jr.