Mbappé è stato al centro di un grosso caso di mercato, ma nonostante le ripetute offerte del Real Madrid il PSG non l’ha venduto, correndo il rischio di perderlo a zero tra un anno
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Nell’estate dei parametri zero clamorosi come Messi, Sergio Ramos, Wijnaldum, Donnarumma e Calhanoglu, il PSG ha avuto l’occasione d’oro per evitare di aggiungersi tra un anno alla lista dei club “traditi”, con l’offerta a tre cifre fatta dal Real Madrid per Kylian Mbappé.
Eppure, il club francese ha deciso sorprendentemente di rifiutare la proposta dei Blancos, tenendo con sé il fenomeno transalpino per un’altra stagione, ma con la concreta possibilità di vederlo lasciare Parigi il prossimo giugno senza percepire un soldo.
L’assalto del Real Madrid
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È risaputo che il PSG è una società che non ha bisogno di fare grosse cessioni, come succede alla maggior parte delle sue rivali: essendo di proprietà della ricchissima famiglia reale del Qatar, può fare affidamento su un conto spese praticamente illimitato. Ma è anche vero che esistono dei parametri UEFA da rispettare, e sebbene i parigini non abbiano finora avuto problemi su questo fronte un introito significativo come quello per Mbappé avrebbe aiutato a evitare imbarazzi e sospetti per quanto riguarda le spese future.
Mbappé è costato 145 milioni di euro nel 2017, e oggi il valore del suo cartellino non può che essersi alzato. Il Real aveva inizialmente proposto 160 milioni, per poi alzare la cifra fino all’ultima clamorosa offerta da 200 milioni, alla quale però l’emiro Al Thani non ha dato alcuna risposta, negandosi ai suoi stessi dirigenti Leonardo e Al Khelaifi.
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È chiaro che il PSG punta quest’anno a vincere la Champions League, così da arrivare al Mondiale “casalingo” del 2022 da squadra più forte d’Europa: cedere ora Mbappé a una diretta rivale complicherebbe i piani del club. Ma è anche vero che, in vista dei Mondiali, il Qatar vuole avere il monopolio delle principali stelle del torneo: svolgendosi in autunno invece che in estate, la competizione si terrebbe dopo la scadenza del contratto del campione di Bondy. Ecco perché il PSG vuole tentare di nuovo il rinnovo.
Le possibilità di un rinnovo di Mbappé
Come ha scritto Alessandro Grandesso sulla Gazzetta dello Sport, Mbappé non si sente più valorizzato dal progetto all-star del PSG e vorrebbe trasferirsi altrove; proprio per questo motivo, più di recente il club parigino ha cambiato atteggiamento nei confronti del suo campione, e Leonardo è arrivato a parlare di una nuova proposta di prolungamento (la settima) con cifre superiori a quelle delle stelle Neymar e Messi.
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Il PSG ha un anno a disposizione per convincere Mbappé a cambiare idea. Non è solo una questione tecnica ed economica, ma soprattutto di prestigio: i qatarioti vogliono imporsi come assoluti dominatori del calcio europeo, e trasmettere l’idea di chi non ha bisogno di vendere né di scendere a patti con nessuno. Il PSG ritiene di poter essere artefice del proprio destino: tiene i giocatori che intende tenere, e cede quelli che vuole cedere.
Tuttavia, l’opera di persuasione dell’asso francese non è iniziata proprio col piede giusto: secondo Marca, l’attaccante sarebbe rimasto molto deluso dalla decisione del suo club di bloccarlo a Parigi a dispetto di qualsiasi offerta o condizione. Se la sua intenzione è quella di andare a Madrid, sarà molto difficile riuscire a trattenerlo oltre giugno 2022.
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