Mbappe è al centro dell’ennesimo colpo di scena: il francese è stato reintegrato dal PSG, ma il suo futuro resta poco chiaro.
Il destino di Kylian Mbappe, probabilmente il calciatore più forte e ambito al mondo in questo momento, escluso Lionel Messi ovviamente, sta animando l’attuale sessione di calciomercato e l’intero mondo dello sport. Il campione francese è in scadenza di contratto a giugno 2024 e la sua strada con il PSG, che negli ultimi anni l’ha posto al centro del suo progetto tecnico, economico e dello spogliatoio, sembrava destinata a finire nel peggiore dei modi. La volontà dell’attaccante è chiara: cambiare squadra e andare al Real Madrid, anche perché l’offerta altissima proveniente dall’Arabia Saudita non sembra aver fatto breccia nel suo cuore e nelle sue prospettive. Il PSG dalla proprietà intransigente non l’ha presa proprio benissimo e l’ha messo di fatto fuori rosa, sostituendolo a suon di milioni con Goncalo Ramos. In realtà, ha dato anche qualche segnale in più, cancellandolo anche dall’home page del suo sito ufficiale.
Insomma, fino a qualche giorno fa volavano gli stracci, anche perché Mbappe sembrava comunque intenzionato a puntare i piedi per restare fino alla naturale scadenza del contratto, pur di scegliere autonomamente la sua nuova squadra tra un anno (e chissà perché proprio i Blancos), guadagnandoci anche qualcosa di più, come è giusto che sia. Nelle ultime ore, però, la vicenda ha assunto dei risvolti del tutto nuovi e, in un certo senso, a sorpresa. Il PSG e il calciatore sembrano essere arrivati a una vera e propria tregua, anche se l’attaccante non è stato convocato per la prima uscita contro il Lorient. La società, però, sembra aver fatto dietrofront, tentando un approccio un po’ più morbido alla questione, reintegrando il calciatore nel suo gruppo squadra. Insomma, la rabbia ha lasciato spazio alla rassegnazione, ma dietro questa convinzione ci sono anche delle motivazioni ben precise.
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Mbappe reintegrato: perché conviene al PSG e al calciatore
La scelta dei campioni di Francia ha alla base delle complicazioni di non poco conto sul calciomercato. Se Mbappe non giocasse per tutta la stagione per poi liberarsi a parametro zero il danno economico sarebbe enorme, anche per chi di denaro ne ha davvero tanto da spendere. Una posizione più morbida, o meglio una tregua, potrebbe portare a qualche spiraglio in più, già arrivato dal fronte dell’attaccante, per un rinnovo di contratto di un anno, fino al 2025. Il piano, quindi, ora è piuttosto chiaro: prolungare il contratto dell’enfant prodige di Francia con la promessa di cederlo comunque al Real Madrid nell’estate del 2024. Ci guadagnerebbero un po’ tutti e senza grossi scontri: intanto, Kylian si unirebbe alla squadra che desidera da anni e, di certo, con uno stipendio piuttosto alto. Il PSG incasserebbe comunque dalla sua cessione un gruzzoletto che fa comodo alle casse societarie. Ci perderebbe un po’ solo il Real, ma comunque con la soddisfazione di aver ingaggiato uno dei migliori in circolazione. Ora la strada più probabile è proprio questa, a meno di altri clamorosi dietrofront di Mbappe, e non ci stupirebbero.