Mauro Tassotti è una vecchia conoscenza del calcio italiano, specialmente in ambito milanista. Oggi è il vice di Shevchenko alla guida dell’Ucraina a EURO 2020
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Con la qualificazione ai quarti di finale di EURO 2020, l’Ucraina ha già centrato il suo miglior risultato di sempre nella competizione continentale, e in tanti stanno celebrando giustamente l’ottimo lavoro svolto fin qui dal suo allenatore Andrij Shevchenko, che in Italia ricordiamo bene per la sua proficua carriera con il Milan.
Accanto a Sheva in panchina siede un’altra vecchia conoscenza della Serie A, ovvero Mauro Tassotti, vice-allenatore dell’Ucraina e parte di uno staff che comprende anche un secondo italiano, anche lui ex-milanista, il match analyst Andrea Maldera.
Mauro Tassotti, una vita al Milan
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Nato a Roma il 19 gennaio 1960, Tassotti crebbe ed esordì in Serie A con la Lazio nel 1978, per poi approdare due anni dopo al Milan senza troppi clamori, mentre i rossoneri si trovavano in Serie B. In poco tempo seppe diventare un giocatore fondamentale per la squadra e, a dispetto di uno stile rude e prettamente difensivo, dimostrò grandissime capacità di adattamento.
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Migliorando moltissimo a livello tattico prima con Liedholm e poi con Sacchi, seppe adeguarsi alle crescenti ambizioni del Milan, che in pochi anni si ritrovò a essere una delle squadre più forti del mondo, e trasformarsi in un ottimo terzino destro moderno. Nel 1992, sebbene avesse ormai 32 anni, arrivò il suo esordio in Nazionale, preludio alla convocazione ai Mondiali del 1994.
Mauro Tassotti, la carriera in panchina
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Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo nel 1997, Tassotti entrò nello staff tecnico del Milan, continuando così la sua carriera in rossonero. Dal 1997 al 2001 guidò la Primavera, vincendo due volte il Torneo di Viareggio (1999 e 2001) e formando giocatori come Roberto De Zerbi, Massimo Maccarone, Luca Antonini, Marco Donadel e Catilina Aubameyang, fratello maggiore di Pierre-Emerick Aubamayang.
Nel marzo 2001, dopo il licenziamento di Alberto Zaccheroni, divenne allenatore della prima squadra rossonera assistendo il direttore tecnico Cesare Maldini nel finale. La promozione divenne definitiva, perché da lì in avanti Tassotti fu vice-allenatore del Milan fino al 2015, affiancando Carlo Ancelotti, Leonardo, Massimiliano Allegri, Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi (questi ultimi due erano stati, proprio come Shevchenko, suoi giocatori negli anni precedenti).
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Nel 2014, Tassotti è stato anche allenatore della prima squadra per un ottavo di finale di Coppa Italia (vinto per 3-1 sullo Spezia), tra la destituzione di Allegri e l’arrivo di Seedorf. La sua carriera in rossonero si è interrotta nel 2015 dopo 36 anni consecutivi tra campo e panchina, record assoluto per il club; nel 2016 è stato chiamato da Shevchenko per fargli da vice sulla panchina dell’Ucraina.
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