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Matthew Hoppe è l’ennesimo prodotto del rinascimento del calcio statunitense. In forza allo Schalke 04 dal luglio 2019, il diciannovenne californiano ha fatto il suo esordio in Bundesliga sabato contro il Borussia Moenchengladbach. 

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L’ennesima creazione del Barcellona. Sì, perché il giovane Matthew Hoppe è nato in California e, nella Southwest Division, ha giocato con la maglia della Barcellona Residence Accademy, segnando valanghe di gol ed allenandosi anche in Spagna, alla leggendaria Masia. 

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Classe 2001, Matthew Hoppe inizia a giocare a calcio sotto l’egida del papà, che per molti anni sarà il suo allenatore principale. Entrato nell’Academy oltreoceano del Barcellona, il ragazzo ha iniziato a segnare con una regolarità impressionante: 24 gol in 30 partite nell’under 17, 29 gol in 23 partite nel 2018/2019, quando, con una media di 1,45 gol a partita, ha conquistato il titolo di capocannoniere e permesso alla sua squadra di vincere il campionato. 

“Nella Southwest Division ci sono i Los Angeles Galaxy e il Real Salt Lake, due delle migliori accademie della nazione. Noi siamo riusciti a vincere il campionato e lo dobbiamo, tra gli altri, a Matthew, top scorer della divisione. Gli vogliamo tutti bene, e gli auguriamo ogni bene in Europa.”

Dopo quel campionato disarmante per gli osservatori dei college, Matthew Hoppe aveva optato per il San Diego College (SDSC), dove avrebbe trovato una squadra pronta ad accoglierlo. Le cose non andarono così però, perché dopo le due triplette del marzo 2019 (furono cinque in totale in quella stagione), lo Schalke decise di strapparlo alle attenzioni del calcio americano, e portarlo il prima possibile in Europa. 

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Da allora, Hoppe si è bene disimpegnato nella scuola Schalke: “Devo concentrarmi sulla filosofia del club, conoscere la loro storia e lavorare duro fuori e dentro al campo. Curerò la mia alimentazione, sono felice di essere qui”. Le sue dichiarazioni alla firma con lo Schalke anticipano in larga misura il tipo di giocatore che i Royal Blues hanno portato in Bundesliga: un novello Lewandowski, stando a quanto si è potuto intravedere. 

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Matthew Hoppe: caratteristiche tecniche 

Lo stesso sito della Bundesliga lo anticipa, parlando dell’ “Hitman” del Bayern Monaco come parallelo da poter fare rispetto al giovane americano. “Matthew Hoppe – scrivono dalla Germania – ha ancora tanta strada da fare, ma le premesse sono buone”.

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Intelligente, adattabile, prima punta abile con entrambi i piedi – ma predilige il destro – che sa segnare da dentro l’area come da lontano, molto bravo a creare spazi per i compagni. Una prima punta completa, che nell’ultimo sabato di novembre ha fatto il suo esordio in Bundesliga. 

Esordio in Bundesliga

Dopo Weston McKennie – oggi alla Juventus – e al fianco di Nick Taitague, attualmente nell’u23 del Schalke, Matthew Hoppe è il terzo statunitense a indossare la maglia dello Schalke in partite ufficiali. Ottantuno minuti nella gara di esordio contro il Borussia Moenchengladbach, persa per quattro reti a uno in trasferta: Manuel Baum, tecnico dello Schalke, si è detto felice dell’esordio del ragazzo e convinto di poterci fare affidamento. 

Gli infortuni e le squalifiche del reparto offensivo di Gelsenkirchen (Ibisevic, Paciencia, Matondo, Harit e Kutucu tutti fuori e non condonabili) potrebbero regalare a Hoppe un’altra chance domenica prossima, nella gara che lo Schalke giocherà in casa contro il Leverkusen. 

Nel match, perso malamente dalla sua squadra attualmente ultima in classifica, Hoppe ha corso per ben 11.14 chilometri, creando due occasioni da gol e appoggiando la sfera ad un compagno per un tiro pulito; ha finanche concluso il 70% dei passaggi tentati. Numeri incoraggianti, che al termine della gara hanno fatto così parlare il giovane californiano:

Mi ha sorpreso la convocazione, ma sono sempre pronto, per questo sono felice. Non è una situazione facile al momento, ma è stimolante sapere che dobbiamo fare meglio di così e sfruttare anche le più piccole occasioni che abbiamo. In Bundesliga è molto complicato proteggere e tenere la palla, si gioca molto sul fisico, ma mi sono trovato molto bene sul campo.”

Lo Schalke e gli Stati Uniti 

Matthew Hoppe, incappato in uno Schalke deludente da almeno tre stagioni, fa parte di quella nidiata di talenti cristallini che gli Stati Uniti stanno sfornando da quando lo Schalke conquistò il secondo posto in Bundesliga alle spalle del Bayern. 

Era il 2017/2018, e alle spalle di Embolo giocavano Max Meyer, Weston McKennie e Leon Goretzka tra gli altri. Lo Schalke arrivò secondo alle spalle del Bayern campione, ma da lì in avanti un buco nero che ha risucchiato tutte le ambizioni del nobile club tedesco. Un quattordicesimo posto e un dodicesimo posto che non rendono giustizia al blasone di un club leggendario, che oggi purtroppo veleggi all’ultimo posto della classifica, con soli tre punti conquistati. 

Se lo Schalke deve ritrovare la forma e lo status di un tempo, ecco che sono gli Usa la nazionale del futuro, con Matthew Hoppe che presto potrebbe aggiungersi ai vari Reyna, Pulisic, Tyler Adamas, Chris Richards e Serginho Dest, quest’ultimo appena approdato al Barcellona. 

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Sempre in Bundesliga, oltre ai già citati Reyna (Borussia Dortmund) e Rchiards (Bayern Monaco) anche i suoi vicini in California: Sebastian Soto (Hannover), Alex Mendez (Friburgo) e Ulysses Llanez (Wolfsburg). 

Un rapporto in costante rivoluzione quello tra la Germania e li Stati Uniti, con Matthew Hoppe pronto a continuare sulla strada tracciata dal’”Hitman” del Bayern, quel Robert Lewandowski che anche la Bundesliga gli associa per caratteristiche. 

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