Nella prima squadra dell’Atalanta sta trovando sempre più spazio Matteo Ruggeri, terzino sinistro classe 2002 plasmato tra le mura di Zingonia
L’Atalanta continua a produrre talenti a getto continuo, confermando di avere uno dei migliori settori giovanili d’Italia (se non il migliore). In questi anni sono tantissimi i ragazzi plasmati a Zingonia, arrivati a Bergamo da giovanissimi per fare tutta la trafila delle giovanili a Bergamo oppure presi da altre realtà per completarne la crescita. Tra i tanti nomi da citare, ci sono Musa Barrow (ora al Bologna), Dejan Kulusevski (acquistato a peso d’oro dalla Juventus) e Amad Traoré, promesso sposo del Manchester United.
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L’ultimo fiore sbocciato nel giardino atalantino è Matteo Ruggeri. Il terzino sinistro classe 2002 ha collezionato le prime presenze con l’Atalanta dei grandi all’inizio di questa stagione, lasciando intravedere qualità interessanti che potrebbero portarlo a trovare sempre più spazio nello scacchiere di Gasperini.
L’escalation nel vivaio dell’Atalanta
Nato a San Giovanni Bianco, Ruggeri comincia la sua carriera calcistica nella Polisportiva Zognese (società della provincia di Bergamo). Le sue qualità vengono fuori immediatamente, tanto da attirare l’interesse di Milan e Atalanta. I nerazzurri difficilmente si fanno sfuggire un talento nato nel territorio bergamasco e così, battendo la concorrenza dei rossoneri, portano il ragazzo a Zingonia.
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La sua crescita nelle varie formazioni giovanili atalantine è impetuosa e costante. Certamente la sua annata più importante è la 2018/19, sia a livello di club che di Nazionale. Con l’Under 17 nerazzurra arriva alla fase finale di campionato, perdendo in semifinale contro l’Inter dopo aver eliminato la Juventus al turno precedente. Con la Nazionale Under 17, invece, partecipa all’Europeo di categoria giocando con buona continuità e contribuendo al raggiungimento della finale. Il sogno azzurro termina però proprio all’ultimo atto, perdendo contro l’Olanda.
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Nell’annata successiva, Ruggeri si divide tra Under 18 e Primavera. Per età dovrebbe giocare stabilmente in Under 18, ma si mette talmente in mostra da conquistarsi un posto in Primavera. Tra campionato, Primavera Tim Cup e Youth League colleziona in totale 15 presenze, impreziosite da 4 assist. Il suo soggiorno in Primavera doveva continuare anche in questa stagione, ma le prestazioni di Ruggeri non sono passate inosservate agli occhi attenti di Gian Piero Gasperini.
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Liverpool e Inter: primi avversari di lusso
Fin dall’inizio di questa stagione, Gasp aggrega Ruggeri alla prima squadra. L’annata è lunga e ricca di impegni, quindi è necessario coinvolgere tanti giocatori fin dalle prime settimane stagionali. Il terzino classe 2002 viene quindi convocato fin dalla 1^ giornata, limitandosi però ad osservare i suoi compagni più esperti dalla panchina. Il suo debutto però è solo questione di tempo e avviene in un contesto difficile da dimenticare. E’ il 3 novembre 2020, quando al Gewiss Stadium si affrontano Atalanta e Liverpool. I Reds sono letteralmente irresistibili e travolgono la Dea per 5-0. L’unica nota positiva è rappresentata dal debutto di Ruggeri, che entra a 9 minuti dalla fine.
L’Atalanta non può continuare a parlare di salvezza
Gasperini tiene molto in considerazione il ragazzo, tanto da farlo debuttare dal primo minuto in Serie A 5 giorni dopo nel match casalingo contro l’Inter. Ruggeri non patisce minimamente l’emozione dell’esordio in massima serie, occupando in modo diligente la fascia sinistra dividendosi al meglio tra fase difensiva e offensiva. Una prestazione che ripete qualche giornata dopo contro il Verona, entrando al posto di Mojica. Un altro figlio di Zingonia è dunque pronto a prendersi l’Atalanta.
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Matteo Ruggeri, ruolo e caratteristiche
Ruggeri è un terzino sinistro, con attitudini prettamente offensive. Il talento classe 2002 è dotato di buona tecnica e di un ottimo tiro dalla distanza, mentre ha ancora ampi margini di miglioramento sul piano difensivo. Le sue spiccate doti atletiche gli consentono inoltre di percorrere la fascia sinistra con grande continuità , risultando sempre utile nello sviluppo della manovra offensiva.
Nel 3-4-1-2 solitamente adoperato da Gasperini, Ruggeri duella con Mojica per il ruolo di alternativa a Gosens. L’esterno tedesco è un titolare inamovibile dell’Atalanta ma, visti i tanti impegni, Ruggeri può conquistare un discreto spazio. Le prove poco convincenti fornite per il momento da Mojica contribuiscono ad accrescere le possibilità del talento atalantino che però, come è successo nelle sue prime uscite con la prima squadra, deve sempre farsi trovare pronto.
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