L’Olympique Marsiglia è pronto a una nuova rivoluzione sportiva, nella speranza di riuscire a tornare stabilmente tra le grandi di Francia
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Nella Ligue 1 in crisi economica c’è una squadra che sta lavorando in controtendenza rispetto alle altre, investendo molto sul mercato per guadagnare terreno sulle avversarie: non si tratta del solito PSG, ma dell’Olympique Marsiglia, che dopo anni di progetti andati a vuoto (Rudi Garcia, André Villas-Boas) ora promette di fare sul serio.
Con la crisi di club come il Lille campione nazionale in carica e l’Olympique Lione, il Marsiglia intravede ora la possibilità di scalare posizioni e porsi finalmente come prima vera rivale del PSG in campionato. Anche perché nella sua gestione, iniziata nell’autunno del 2016, l’imprenditore americano Frank McCourt non ha ancora vinto un trofeo, limitandosi a tre quinti e un quarto posto in Ligue 1, una finale di Europa League e una di Supercoppa di Francia.
Rivoluzione marsigliese
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Lo scorso febbraio, McCourt ha nominato un nuovo presidente al posto di Jacques-Henri Eyraud, scegliendo Pablo Longoria, che si è formato facendo il collaboratore di Marcelino e poi lo scout in Italia (Atalanta, Sassuolo e Juventus, dove lo ricordano per aver raccomandato l’acquisto di Bentancur), quindi direttore sportivo del Valencia. Longoria era stato ingaggiato l’estate scorsa da McCourt per lo stesso incarico, e il rapporto tra i due si è sviluppato talmento bene che pochi mesi dopo la proprietà ha conferito allo spagnolo il pieno controllo del club.
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Una mossa che ha portato con sè un cambio in panchina: a inizio mese, Longoria aveva licenziato Villas-Boas, e nel giorno della sua nomina a presidente presentava alla stampa e ai tifosi Jorge Sampaoli. Da quel momento in avanti, il Marsiglia ha ottenuto sei vittorie, quattro pareggi e tre scofitte, un record decisamente migliorabile ma che ha visto l’OM offrire un gioco mediamente più convincente.
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Il futuro del Marsiglia passa però prima di tutto da uno svecchiamento della rosa: la stella della squadra, Dimitri Payet, ha 33 anni; i due terzini titolari della scorsa stagione, i giapponesi Hiroki Sakai e Yuto Nagatomo, hanno rispettivamente 31 e 34 anni; in porta c’è il veterano Steve Mandanda (35 anni) e la sua riserva è Yohann Pelé (37 anni). Ecco perché i Focesi si sono mostrati molto attivi sul mercato già da diverse settimana.
Il calciomercato dell’Olympique Marsiglia
Sakai e Nagatomo sono stati tra i primi a partire, e assieme a loro si sono svincolati pure Pelé e Germain. L’addio di Thauvin è stato un brutto colpo, visto che il giocatore era considerato il candidato numero a raccogliere l’eredità di leader tecnico e carismatico di Payet; oggi, nel suo ruolo Longoria sta pensando in primo luogo a Cengiz Under, reduce da una stagione impalpabile al Leicester ma ansioso di rilanciare la propria carriera.
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Non è l’unica trattativa dell’OM che coinvolge la Roma: Pau Lopez piace a Sampaoli per la sua abilità coi piedi, e potrebbe diventare il nuovo numero 1 marsigliese. La Serie A è al momento l’ambito d’azione preferito per il mercato, visti i contatti con la Fiorentina per il rinnovo del prestito di Lirola. Poi si sta trattando uno scambio col Cagliari tra Strootman e Giovanni Simeone, necessaria alternativa a un Milik ancora fermo per infortunio.
Olympique Marseille president Pablo Longoria now working on many deals 🔵 #OM
Mattéo Guendouzi turned down Benfica as he wants to join OM. Pau López and Cengiz Ünder both expected to sign within this week. Lirola still among targets. Strootman leaves OM to join Cagliari on loan.
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) July 1, 2021
L’olandese ormai è chiuso nella rosa di Sampaoli: nelle scorse settimane, il Marsiglia ha ufficializzato Gerson dal Flamengo per 25 milioni, e l’obiettivo è aggiungere presto alla squadra il talento dell’Arsenal Mateo Guendouzi, o in alternativa il 20enne dello Standard Liegi Nicolas Raskin.
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La precisa opera di ringiovanimento della rosa passa anche dall’affermazione di due talenti come Boubacar Kamara (che ha già attirato tante pericolose attenzioni) e ovviamente Luis Henrique, la promessa brasiliana che Sampaoli ha sempre schierato con regolarità, e che sta studiando da nuovo Payet.
Resta da vedere se Sampaoli sarà in grado di integrare rapidamente nel suo gioco tutte queste novità: il Marsiglia è al momento la sua grande occasione per rilanciarsi come grande allenatore in Europa, dopo che l’ottimo periodo all’Atletico Mineiro non è bastato per riscattare le delusioni patite col Siviglia e con l’Argentina.
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