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Marotta alla Juventus, cosa c’è di vero in questo eventuale ritorno che avrebbe del clamoroso, con tutte le prospettive del caso.

Giuseppe Marotta, attuale direttore generale dell’Inter, potrebbe tornare al club bianconero in questo momento difficile per la Signora, alle prese con una totale ristrutturazione societaria. Uno dei dirigenti sportivi più di successo degli ultimi tempi è ricordato per il suo quasi decennio alla Juventus costellato da numerosi trionfi, con pochissimi errori gestionali o di strategia. I bianconeri dopo la retrocessione in B per via dello scandalo di Calciopoli si erano avvitati in una crisi di risultati che andava di pari passo con idee poco chiare dal punto di vista societario. Dopodiché l’arrivo di Andrea Agnelli alla presidenza e di Marotta come direttore generale, reduce dalle ottime stagioni alla Sampdoria. Un rapporto che è andato avanti serenamente fino al 2018, quando dopo sette scudetti consecutivi e due finali di Champions League raggiunte (e perse), Marotta decise di andarsene.

Probabilissimo “casus belli” la gestione della trattativa e dell’affare che aveva portato in bianconero Cristiano Ronaldo. Stando alle indiscrezioni Marotta era contrario all’acquisto del fuoriclasse portoghese, che invece veniva ritenuto dal resto della società una sorta di garanzia per la conquista della Champions League, vero obiettivo juventino. A prevalere in questa lotta intestina dentro la società fu Fabio Paratici, i cui metodi però di recente sono stati scoperchiati e non è che fossero molto trasparenti. Ragion per cui la Vecchia Signora è finita di nuovo nel mirino degli inquirenti, con le dimissioni in blocco di tutti i membri del consiglio d’amministrazione. Il nome di Marotta sarebbe quindi tornato di moda adesso che c’è di fatto da ricostruire la società e nulla di meglio di uno che già conosce il mondo juventino come il dirigente nato a Varese, attualmente amministratore delegato dell’Inter.

Marotta Juventus ammissione di colpa?

Si dice che le minestre riscaldate nel calcio funzionino poco, ma Marotta ovunque è andato ha fatto bene se non benissimo, compreso all’Inter. La situazione del club nerazzurro ultimamente è pure poco chiara, non si capisce quali margini di manovra ci siano nelle strategie di mercato e ogni due per tre salta fuori un papabile tra i giocatori interisti da cedere per ripianare i conti. Una volta Skriniar, una volta Lautaro, una volta Dumfries.

Nell’arte di arrangiarsi anche qui Marotta è stato bravissimo, senza far trasparire nulla all’esterno. Però è evidente che molte operazioni da parte dell’Inter oggi come oggi siano legate alla partenza di altri e la competitività ad alto livello nel lungo periodo rischi di non essere sicura. In tal senso un “ritorno a casa” da parte dell’amministratore delegato nerazzurro potrebbe davvero concretizzarsi. Magari non a brevissimo, ma chissà se a fine stagione la Juve dovesse avere bisogno di un nuovo direttore generale, chi meglio di chi già lo è stato?

Sarebbe una sorta di ammissione di colpa da parte della Signora nei confronti del suo ex dirigente. Da questa “torre virtuale” è già caduto Cristiano Ronaldo, ceduto un po’ in fretta e in furia due estati fa al Manchester United (con cui CR7 peraltro ha già rescisso), seguito poi da Paratici che ora è al Tottenham. Resta da vedere in caso di ritorno di Marotta cosa succederebbe a proposito dell’allenatore, con Allegri blindato da un super contratto ma che potrebbe lasciare il posto al vero pupillo dell’ex dirigente juventino e cioè Conte, che un po’ al Tottenham sta fremendo. Insomma, è tutto un intreccio che rischia di condizionare non solo la seconda parte di questa stagione, ma pure il mercato della prossima estate, quando si potrebbero mischiare tantissimo le carte in due delle squadre big della Serie A.

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