Lo strumento economico dell’ambito di mercato che individua la collocazione dei club europei sulla base della convenzione nazionale dei diritti televisivi, stiamo parlando di Market Pool. Dal “cortile di casa” fino ai palcoscenici d’Europa e delle maggiori competizioni continentali: il “termometro” scelto dalla Federazione Internazionale, secondo il quale ripartire la “torta” dei premi tv attribuibili alle formazioni intente darsi battaglia in Champions League ed Europa League. Cos’è nello specifico il Market Pool? Come si calcola e come funziona? Proviamo a capirne di più.
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Market Pool, cos’è, come si calcola e come funziona
Le società di calcio del nuovo millennio hanno tutte un pallino comune: aumentare il proprio bilancio e racimolare più fondi possibili. È questo il diktat di un sistema che ha sposato in pieno la realtà mainstream intravista per la prima volta da imprenditori dei media del livello di Rupert Murdoch o, su scala nazionale, di Silvio Berlusconi. Il Market Pool, bacino o ambito di mercato secondo i nazionalisti, non è altro che la declinazione UEFA del sistema nazionale di ridistribuzione dei diritti televisivi tra i club di ogni nazione e competizione. I parametri e i limiti assurti a mantra dalla Federazione Europea per spacchettare la “torta” dei premi tv della Champions League e dell’Europa League.
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Una pioggia di denaro quantificabile intorno ai 670 milioni di euro (510 per la Champions e 160 per l’Europa League), poco più di un terzo della somma totale dei fondi calcolati dalla UEFA per tenere a galla ed organizzare i tornei internazionali (1,7187 miliardi di euro, al netto delle spese sostenute), che l’organo di controllo, ogni anno, suddivide tra le società che partecipano alle competizioni internazionali. Il tutto rigorosamente schedato sia per quanto riguarda la UCL che la UEL secondo parametri distinti: proporzionali e ben individuati per quanto concerne la prima, più nebulosi e aleatori quelli della seconda.
I parametri per la suddivisione del Market Pool
Per la Champions League il montepremi Market Pool dipende per la prima parte dalla posizione in classifica del campionato precedente, mentre per la seconda parte dal numero di partite disputate nel torneo (con relative differenze in caso di vittoria, pareggio o sconfitta). Per l’Europa League il montepremi Market Pool non dipende dalla posizione in classifica in campionato. Ogni squadra ha diritto alla stessa percentuale, tranne la vincitrice della coppa nazionale e la vincente dell’Europa League dell’anno precedente che hanno diritto ad una percentuale maggiore. La seconda parte del Market pool invece viene diviso per turno secondo questi parametri:
- il 20% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni in proporzione al mercato televisivo e tra le squadre di ogni paese in modo uguale
- il 10% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni presenti nei sedicesimi (“round of 32”)in proporzione al mercato televisivo, e tra le squadre qualificate delle singole nazioni suddette in modo paritario tra di loro
- l’8% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni presenti agli ottavi (“round of 16”) in proporzione al mercato televisivo e tra le squadre qualificate delle nazioni suddette in modo paritario tra di loro
- il 6% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni presenti nei quarti (“round of 8”) in proporzione al mercato televisivo e tra le squadre qualificate delle nazioni suddette in modo paritario tra di loro
- il 4% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni presenti nelle semifinali in proporzione al mercato televisivo e tra le squadre qualificate delle nazioni suddette in modo paritario tra di loro
- il 2% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni presenti nella finale in proporzione al mercato televisivo e tra le squadre finaliste delle nazioni presenti alla finale in modo paritario tra di loro, nel caso in cui ci fosse una finale tra due club della stessa nazione
Un aspetto ignorato da molti è che la suddivisione del Market Pool dipende direttamente da quanto le emittenti di ogni stato pagano per trasmettere le partite. Più le televisioni nazionali pagano, più le squadre di quella nazione hanno diritto a una fetta maggiore del montepremi. Per un sistema di ridistribuzione delle risorse che si fa più importante secondo la grandezza del proprio bacino di utenza televisiva che, tradotto in parole povere, prende spunto da quanto ogni nazione paga i club in termini di diritti televisivi.