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Maresca sarà l’arbitro della sfida di Supercoppa italiana tra Inter e Milan. Ma chi è il direttore di gara della sfida che vale il primo trofeo stagionale?

Oggi è stato comunicato il direttore di gara della finale di Supercoppa Italiana tra Inter e Milan, che si giocherà mercoledì alle ore 20 italiane in quel di Riyad. Ad arbitrare il derby meneghino, che varrà il primo trofeo stagionale, sarà Maresca. Ma che cosa si sa sul fischietto di Napoli? Non resta che entrare nel dettaglio e nello specifico della sua carriera, che ha ormai davvero raggiunto l’apice, tanto da dirigere una partita così importante.

Maresca chi è che arbitra la finale di Supercoppa

Nato a Napoli il 12 aprile 1981, la sua prima partita c’è stata a solo 15 anni quando ha diretto un’amichevole giovanile, su richiesta dello zio. L’esperienza è stato molto positiva, tanto che è nata per lui una grandissima passione, che non si è mai più spenta, tanto da portarlo a decidere di fare l’arbitro. Il suo debutto in Serie A c’è stato nel 2014, il 18 maggio con Lazio-Bologna. La sua carriera è stata senza alcun dubbio piena di traguardi e di soddisfazioni personali. Per esempio, nel 2016, ha vinto il Premio Giorgio Bernardi come miglior arbitro debuttante. Per di più Maresca è riuscito a entrare nella storia del nostro campionato. Infatti è stato il primo arbitro ad assegnare un calcio di rigore attraverso l’utilizzo del VAR, introdotto nel 2017/2018, durante il match tra Juventus e Cagliari, vinta per 3-0 dalla squadra bianconera.

Il fischietto molto spesso ha colpito, attirato attenzioni, e qualche volta anche critiche, per il suo modo e il suo stile di arbitrare. Il napoletano ha sempre fatto della preparazione atletica uno dei suoi punti di forza e dei suoi marchi di fabbrica, tanto da avere un proprio preparatore personale e dall’allenarsi costantemente e continuamente, persino con dei giri di campo. Per lui ovviamente non sono mancati distrazioni ed errori anche gravi. Uno degli eventi che però l’ha reso celebre e la sua discussione con Antonio Conte, avvenuta dopo una partita tra Udinese e Inter. Una discussione che tra l’altro è costata due giornate di squalifica all’ex allenatore dei nerazzurri. E ora per lui ci sarà l’occasione di dirigere una finale che varrà un trofeo e che per di più sarà pure un derby. E senza alcun dubbio le luci dei riflettori e della ribalta saranno puntate inevitabilmente anche su di lui.

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