Marcos Llorente è il vero e proprio craque di una Spagna in piena rivoluzione. Il tuttocampista dell’Atletico Madrid ha infranto l’ennesimo tabù in fatto di ruoli ricoperti in carriera nella gara contro la Svezia.
Non bastava averlo visto trasformarsi da mediano di copertura – ruolo in cui aveva comunque vinto una Champions League nel Real Madrid come seconda linea dei blancos – a trequartista. Con la defezione dell’altro Llorente – Diego – causa covid, il soldato di Simeone si è trasformato in terzino destro, per la prima volta in carriera da inizio gara.
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Marcos Llorente: una stagione stellare
É iniziato tutto in una notte di Anfield nella prima stagione di Marcos Llorente all’Atletico Madrid. Schierato da seconda punta nel disperato tentativo di sbloccare l’impasse della gara, il castigliano segnò due gol regalando il passaggio del turno ai Colchoneros e imponendosi come fattore nella squadra di Simeone.
Ciò che è successo dopo è la logica conseguenza di una carriera in totale ascesa: la stagione passata Marcos Llorente chiude con 36 presenze, 5 gol e 5 assist, ricoprendo i ruoli più vari. Mediano (19 gare), seconda punta (8 gare), esterno destro (4 gare), trequartista (3 gare) e centrocampista centrale (2 gare), la sostanza non cambia: Simeone non fa a meno di lui e il suo ruolo diventa sempre più fondamentale.
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Nella stagione in corso poi la situazione migliora ancora una volta: quattro ruoli diversi per un totale di 45 presenze, 13 gol e 12 assist con 3.618 minuti giocati. Numeri che testimoniano la bontà di un progetto di tuttocampista che Simeone ha plasmato a immagine e somiglianza dell’Atletico Madrid: dopo Gabi – capace di ricoprire più ruoli nel centrocampo del Cholo – e sopratutto Koke, Marcos Llorente è divenuto l’erede del Cholismo traslato in duttilità , incisività , leadership e qualità tecniche.Â
Terzino con la Spagna
Nonostante avesse già ricoperto quel ruolo in emergenza a partita in corso con l’Atletico Madrid, per la prima volta in carriera da inizio gara Marcos Llorente è stato schierato come terzino destro nella gara degli Europei contro la Svezia.Â
Nella partita, terminata 0-0 per la delusione dei tifosi delle Furie Rosse, il giocatore plasmato da Simeone ha completato la linea a quattro formata da Eric Garcia del Barcellona, Nacho Fernandez del Real Madrid e dal capitano Jordi Alba sostenendo il centrocampo formato da Pedri, Rodri e Koke con Busquets in panchina.Â
Con questo nuovo ruolo ricoperto da inizio gara, Marcos Llorente ha ora ricoperto sette ruoli in carriera con successo:Â
- Terzino destro (1 partita)Â
- Difensore centrale (6 partite)Â
- Trequartista (14 partite)
- Esterno destro (15 partite)Â
- Seconda punta (22 partite)Â
- Mediano nel 4-2-3-1 (57 partite)Â
- Mediano nel 4-3-3 (105 partite)Â
Il centrocampista del futuro?
Classe 1995 e con un contratto fino al 2024, Marcos Llorente ha raggiunto grazie alle prestazioni di quest’ultima stagione un valore di mercato pari a 80 milioni di euro. Cifre totalmente in linea con quanto fatto vedere in Liga – dove ha segnato 12 gol e fornito 11 assist – posizionandosi a ridosso del podio in fatto di assistenze stagionali.
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L’apporto alla manovra dell’Atletico Madrid campione di Spagna è stato rivoluzionario: un giocatore di gamba e qualità tecnica capace di ricoprire praticamente qualsiasi ruolo dalla linea difensiva a quella subito a ridosso delle punte è letteralmente la fortuna di un tecnico come Simeone, che fa della duttilità e del sacrificio il proprio mantra basilare.Â
Ciò che però identifica Llorente come potenziale prototipo di centrocampista del futuro è la lontananza con il romanticismo del solo sacrificio: Marcos Llorente è tecnicamente molto forte, capace di calarsi alla perfezione in ognuno dei ruoli che gli vengono di volta in volta assegnati riuscendo così ad essere sempre decisivo.Â
Una vera e propria scoperta, che Simeone e Luis Enrique si godono tra Madrid e nazionale.Â
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