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Con il gol segnato al Cile, Marcelo Moreno ha allungato in vetta ai cannonieri storici della Bolivia, rinsaldando il suo ruolo di totem per i tifosi della Verde

La prima parte di qualificazioni sudamericane a Qatar 2022 ci ha regalato diverse sorprese che sì, nel subcontinente sono sempre all’ordine del giorno, ma nonostante ciò fanno sempre impressione. Tra queste, c’è il fatto che il capocannoniere del girone eliminatorio sia un boliviano, che in questi ultimi anni ha scritto la storia della Verde.

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Si tratta di Marcelo Moreno Martins, punta oggi in forza al Cruzeiro ma giramondo vero, capace di toccare più continenti nel corso della propria carriera e, proprio grazie ai gol segnati in questo torneo, anche primatista storico di gol segnati con la Bolivia. L’ultimo, siglato al Cile, ha permesso alla nazionale allenata dal venezuelano Farias di andare via da Santiago con un punto.

Marcelo Moreno, l’idolo degli altipiani

Se ai boliviani chiedi che per loro sia stato il miglior attaccante della storia del calcio locale, difficilmente si otterranno risposte differenti da Marcelo Moreno. Il 33enne è entrato nel cuore dei fan che, di recente, lo hanno votato in un sondaggio come sportivo in attività più influente del paese.

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Non Erwin Sanchez, non il Diablo Echeverry, nemmeno Julio Cesar Baldivieso. Che erano giocatori molto forti, certo, ma non risolutivi come la punta di origine brasiliana, che nel 2007 – dopo una lunga militanza nelle selezioni giovanili verdeoro – scelse la Bolivia in onore di mamma Ruth, sposatasi con un brasiliano ma sempre molto attaccata alle proprie origini.

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Con la rete segnata al Cile, arrivata in coda alla doppietta al Venezuela e ai gol rifilati a Paraguay, Ecuador e soprattutto Argentina, Marcelo Moreno si è ormai preso definitivamente la testa della classifica dei bomber all time della Bolivia, salendo a quota 26 e staccando Joaquin Botero, fermo a quota 20.

Attaccante giramondo

Brasile, Bolivia, Ucraina – allo Shakthar Donetsk è stato uno dei pionieri della rivoluzione marchiata Lucescu -, Germania, Inghilterra, nuovamente Brasile e per finire quattro anni in Cina, prima di rientrare al ‘suo’ Cruzeiro. Questo, più o meno, è stato il cammino professionale di Marcelo Moreno, un attaccante giramondo che però si sente a casa soltanto ai 3600 metri di La Paz.

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Attaccante esperto, letale negli ultimi sedici metri, sa segnare in tutti i modi e tenere in apprensione qualsiasi tipologia di difensore, che solitamente patisce il suo modo di muoversi nei pressi dell’area senza dargli un preciso riferimento. Ha vinto sette tornei internazionali e una Coppa UEFA, ai tempi dello Shakthar, giocando tre volte la Copa America.

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Nel 2008 ha anche vinto la classifica dei cannonieri della Copa Libertadores, primo e finora unico calciatore boliviano a riuscirci. Insomma, Marcelo Moreno, pur lontano dai riflettori, è stato un calciatore capace di farsi voler bene ovunque è andato. In Bolivia è una sorta di totem, nonostante nel 2017 si fosse ritirato dalla nazionale per poi tornarci a furor di popolo. E oggi, a 33 anni, segna ancora.

 

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