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A volte emergere per una stagione sola può portare a conseguenze positive, talvolta addirittura clamorose. Il caso di Marcelo Estigarribia, esterno paraguaiano che ha militato anche in Italia durante la sua carriera, risulta piuttosto indicativo. Può un calciatore vincere uno Scudetto alla prima (e unica) stagione in una grande squadra? Evidentemente sì.

Fortuna? Casualità? Merito? Probabilmente un mix di queste tre qualità. Un insieme che ha portato prima una breve ma intensa gloria e poi, nel corso del tempo, un relativo allontanamento dai radar del calcio che conta. Ma all’esterno sudamericano di questo, probabilmente, importa molto poco. Perché i trionfi e la gloria non hanno certo una data di scadenza.

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Marcelo Estigarribia: da protagonista della rinascita Juventus all’anonimato

Nato a Fernando de la Mora da una famiglia di etnia Guaranì dal cognome basco, Estigarribia trascorre la sua carriera prima dell’arrivo in Italia prevalentemente nel suo Paese d’origine. Tra le maglie vestite, ad esempio, quelle dell’Uniòn Pacifico, dello Sport Colombia e dell’Cerro Porteno. Nel 2008 il ragazzo prova una prima avventura europea, andando a giocare in Francia nel Le Mans: dopo poche presenze, però, viene subito rispedito in Sudamerica, precisamente in Argentina.

Le cose vanno meglio con la maglia del Newell’s Old Boys, club con il quale Estigarribia gioca addirittura 45 partite seppur senza mai timbrare il cartellino. Per uno come lui non sembra essere vicina una svolta in carriera: anche gli argentini non lo riscattano e lui è “costretto” ad andare al Deportivo Maldonado.

Questo almeno finché, assolutamente a sorpresa, la Juventus non lo preleva nell’estate del 2011 in prestito con diritto di riscatto per 500.000 euro. Per i bianconeri Estigarribia è ovviamente un acquisto minore, dettato più che altro dalla necessità di ampliare numericamente la rosa per quanto riguarda la batteria di esterni. Nonostante le premesse, però, il calciatore paraguaiano si ritaglia con grande caparbietà (e un pizzico di fortuna) i suoi spazi: Conte ne apprezza la dedizione e le qualità in allenamento, anche perché il calciatore è dotato di un dribbling discreto e di grande abnegazione per la fase difensiva.

Inoltre, le cattive prestazioni di Krasic ed Elia non fanno altro che far scalare gerarchie all’ex Le Mans, che di conseguenza emerge in maniera silenziosa ma determinante e venendo lodato sia dal tecnico che dai tifosi. Lo stesso Estigarribia ammetterà, in svariate interviste e in termini positivi, di non aver mai avuto in carriera un allenatore come Antonio Conte.

Due i principali highlights della stagione dell’esterno: in primis, l’unico gol segnato con la maglia della Juventus, quello del momentaneo 3-2 di una gara al San Paolo contro il Napoli, finita poi 3-3. Da citare però anche l’assist decisivo nella partita contro l’Udinese, che permise a Matri di andare in gol. In totale, con la maglia della Juventus, Marcelo Estigarribia ha colleziona 18 presenze con una sola rete, citata in precedenza, portando a casa il primo e unico Scudetto della sua carriera italiana ed europea. Un premio quasi inatteso date le circostanze generali e le prospettive personali del calciatore, nonché l’unico trofeo mai conquistato in carriera da parte del paraguaiano, capace di farsi trovare al momento giusto nel posto giusto.

Il primo gol in Serie A di Estigarribia (e l’unico con la maglia della Juventus) contro il Napoli

Le altre esperienze

Nonostante la bontà delle sue prestazioni in bianconero e la stima dell’allenatore, Estigarribia non viene riscattato dalla Juventus, alla ricerca di profili più elevati dopo aver fatto il salto di qualità in seguito a due settimi posti consecutivi. Il paraguaiano resta però in Italia, poiché a prenderlo – sempre in prestito – è la Sampdoria. Anche i genovesi, però, non lo riscattano dopo una stagione da 35 presenze e 2 reti.

Dopo una breve parentesi al Chievo durata 6 mesi, Marcelo Estigarribia trova finalmente una sua dimensione all’Atalanta: i bergamaschi lo comprano a titolo definitivo dopo qualche mese in prestito e nelle 2 stagioni e mezza con la maglia degli orobici darà il suo contributo con 2 gol in 27 partite.

Le grandi occasioni sono però finite: il ragazzo torna in Sudamerica e, probabilmente, terminerà lì la carriera. Vera e propria meteora del calcio italiano, Estigarribia è riuscito – nonostante tutto – a lasciare un piccolo segno e a vincere addirittura un campionato. Una botta e via, certo, Ma evidentemente di grande spessore!

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