Il Manchester United ha chiuso l’ennesimo mercato incompleto facendo strage di nomi durante le ultime 24 ore. La ciliegina è Cavani, ma le esigenze erano altre
Tra le regine incontrastate del mercato estivo si può (ancora una volta) annoverare tranquillamente il Manchester United. In un periodo abbastanza particolare a causa degli ultimi e recenti eventi che hanno causato un vero e proprio bagno di sangue economico, i Red Devils hanno di nuovo dominato la sessione inglese, andando a regalare a Solskjaer diversi calciatori proprio sul gong finale.
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Sia chiaro, il colpo più importante era già stato messo a segno qualche settimana fa con l’arrivo dall’Ajax di Donny van de Beek, centrocampista pagato 39 milioni di euro e già saldamente titolare nel centrocampo del manager norvegese. L’olandese è andato a completare un reparto ricco di talento, qualità e quantità, composto da Paul Pogba, Bruno Fernandes, Fred e Nemanja Matic, che a rotazione garantiscono le giuste coperture a una squadra che spesso deficita in termini di equilibrio.
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A pochi minuti dallo scadere della mezzanotte del 5 ottobre, i social network del Manchester United hanno poi ufficializzato l’ingaggio di Edinson Cavani: il bomber uruguayano era a spasso dallo scorso 30 giugno e, dopo aver annunciato di non voler rinnovare con il PSG, è stato a un passo da Benfica e Atletico Madrid.
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Invece alla fine a vincere la concorrenza sono stati proprio i Red Devils, che lo hanno blindato con un biennale da 10 milioni di euro netti a stagione, consegnandogli anche la maglia numero 7 che, dalle parti di Old Trafford, è un’eredità un bel po’ pesante. Cavani sulla carta è un botto con i controfiocchi, ma scorrendo la rosa del Manchester United viene da chiedersi se davvero i Red Devils non avessero altre necessità più impellenti se proprio dovevano caricare ulteriormente il monte ingaggi.
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Progetto giovani? Occhio a Pellistri
Un monte stipendi decisamente alto, ai limiti dell’insostenibilità, che obbliga la proprietà a operare sempre in maniera borderline. Eppure, anche in una sessione particolare come questa, il Manchester United ha provato a pensare anche al futuro. Il colpo in entrata che ha fatto più scalpore è senza dubbio quello che ha portato nel nord dell’Inghilterra Amad Traoré Diallo, acquistato per 30 milioni di euro dall’Atalanta.
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Dall’Uruguay, e più precisamente dal Peñarol, è invece Facundo Pellistri, esterno destro offensivo che va a ingolfare una batteria di ruolo già abbastanza piena. Pagato 8,5 milioni di euro (ma non per l’intero cartellino), ‘Facu’ è senza dubbio uno dei progetti più interessanti dell’America Latina, ma ha solo 19 anni e il suo impatto europeo sarà tutto da testare. Troverà spazio? Difficile nell’immediato, più facile avanti qualora dovesse ambientarsi al meglio. Ma, ciò che indispettisce di più, sono le tempistiche.
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Una difesa da rifare
Già, perché nel frattempo nel ruolo di difensore centrale il Manchester United continua a deficitare parecchio, come peraltro dimostrato dalla recente disfatta casalinga contro il Tottenham. Se il leader è sempre Harry Maguire, capite bene che difficilmente se ne potrà uscire a breve. Accanto a lui si alternano Lindelof e Bailly, con Jones e Tuanzebe in seconda battuta.
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— Manchester United (@ManUtd) October 6, 2020
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In un mercato che ha portato in Inghilterra difensori più (Ruben Dias, Gabriel) o meno (Thiago Silva) costosi, non aver messo mano alla retroguardia è stato tanto miope quanto rischioso.
E poco importa se per la fascia sinistra è stato preso Alex Telles a prezzo di saldo: il terzino portoghese, meteora all’Inter e al top con il Porto, è stato pagato solo 15 milioni ma rimpolpa un ruolo che aveva già due soluzioni differenti in Shaw e Williams.
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Insomma, l’impressione è che ancora una volta al Manchester United le cose siano state lasciate un po’ al caso. Dopo Sir Alex Ferguson i Red Devils si sono ritrovati senza un faro, una guida che incanalasse la grossa forza economica del club e la convogliasse verso profili funzionali: nella top 25 degli acquisti più costosi di sempre in Premier League, sono infatti presenti 7 calciatori dello United, tre dei quali (Pogba, Maguire e Lukaku) sul podio. Davvero troppo, per chi non ha vinto (quasi) nulla.
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