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Malinovskyi ha accusato pubblicamente l’ex compagno di squadra Miranchuk sotto un post (poi rimosso) dell’Atalanta sul giocatore russo.

Due anni fa esatti, la loro immagine mentre si stringevano la mano in campo, entrambi con indosso la maglia dell’Atalanta, divenne un simbolo di pace e fratellanza, dello sport capace di unire ciò che la guerra divide. Sembra però che, alla fine, la guerra abbia prevalso anche nei rapporti tra Ruslan Malinovskyi e Aleksei Miranchuk. Venerdì sera ne è arrivata purtroppo la conferma, dopo che l’ucraino ha commentato polemicamente un post della sua vecchia squadra che celebrava proprio il collega russo.

L’Atalanta aveva approfittato dell’ultima prestazione in nazionale del suo giocatore per dedicare un post sul social network X a Miranchuk. Il russo è infatti andato in gol nel 4-0 inflitto dalla sua selezione alla Serbia in amichevole, giovedì 21 marzo a Mosca. Una partita che già di per sé ha fatto discutere, dato che da due anni la Russia è esclusa dalla FIFA e dalla UEFA, e ha giocato solo amichevoli contro squadre dell’Asia centrale. La Serbia, paese storicamente vicino a Mosca, è stata la prima importante federazione europea a rompere l’isolamento russo.

In questo clima non proprio rilassato, il post dell’Atalanta non ha mancato di generare scetticismo. In particolare, appunto, da Malinvskyi, ucraino oggi al Genoa e fin dalle prime settimane di guerra impegnato nella raccolta di aiuti umanitari e di assistenza ai profughi del proprio paese. Ufficialmente, Miranchuk non si è mai espresso sulla guerra né sul governo russo, ma è facile immaginare che per l’ex compagno di squadra sia bastato il fatto che il russo abbia continuato a vestire la maglia della sua nazionale.

Le accuse di Malinovskyi a Miranchuk e il post rimosso dall’Atalanta

Già giovedì sera, dopo che l’Atalanta aveva ricondiviso su Instagram un post della nazionale russa sul gol di Miranchuk, Malinovskyi e sua moglie Roksana avevano commentato con un “vergognatevi”. Quando la situazione si è poi riproposta su X, un tempo noto come Twitter, il commento del calciatore ucraino è stato anche più duro ed esplicito.

Malinovskyi ha postato delle foto dell’Ucraina distrutta dalla guerra, scrivendo in risposta al club bergamasco: “Un buon contribuente del terrorismo russo. Ogni giorno per due anni”. E subito dopo ha rincarato la dose con ulteriori foto: “Non ti ricorda niente? Forse Kharkiv? Champions League? M?”. In questo caso, il riferimento dell’ucraino sarebbe alla gara vinta dall’Atalanta nei gironi di Champions League nel 2019 a Kharkiv (la città presente nelle immagini da lui postate) contro lo Shakhtar Donetsk. L’Atalanta ha poi rimosso il suo post, nel tentativo di spegnere le polemiche.

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