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Jesse Lingard è rinato al West Ham, ma la sua carriera stava per chiudersi anzitempo a causa di brutti problemi di depressione

Jesse Lingard è uno dei calciatori rivelazione dell’attuale Premier League. Dopo aver cominciato la stagione al Manchester United, club nel quale è cresciuto e si è imposto a grandi livelli, l’esterno inglese a gennaio è passato al West Ham avendo un impatto immediato e impattante sull’economia degli Hammers.

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A pochi mesi dagli Europei, grande obiettivo di Lingard, il calciatore del West Ham si è raccontato a Presenting, un talk show che va in onda sulla piattaforma di Youtube. L’inglese ha parlato in generale della propria vita, di come è cresciuto, del rapporto con la famiglia e delle ultime stagioni abbastanza anonime, che lo hanno portato ai 28 anni senza mantenere in pieno quelle che erano le promesse di inizio carriera.

Lingard

Fonte: profilo ufficiale Twitter @premierleague

Lingard a Presenting: “Ho pensato tante volte di mollare”

La depressione della mamma, la poca concentrazione negli allenamenti che lo avevano portato a uscire dai radar, la reazione di chi ha saputo prendere in mano la propria vita e svoltare: “Avrei potuto smettere – ha detto Lingard – ci sono andato vicino, ho pensato di arrendermi ma poi mi sono ricordato quanto mi stimolano le battaglie”.

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Visibilmente emozionato, parola dopo parola, Lingard ha continuato: “A un certo punto erano tutti preoccupati per la mia salute mentale. Avevano ragione, c’erano giorni in cui giocavamo alla sera e io dormivo tutto il giorno. In tutto questo – ammette – devo ringraziare lo staff del Manchester United per i loro preziosi consigli: il club non mi ha mai fatto mancare il supporto”.

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https://www.youtube.com/watch?v=EuoU1ZgxHZs

La denuncia di Lingard: “Parlate dei vostri problemi”

Con la mamma afflitta sin da giovane da una grave depressione, un padre assente e due fratelli minori da crescere, Lingard è diventato grande in fretta: “Nascondevo i miei sentimenti, la gente mi diceva che non ero io, che si vedeva. Io riguardavo le mie partite e non mi riconoscevo in campo”. Sapeva di poter dare di più, ma non riusciva: “A volte non avrei voluto nemmeno essere in campo, dovevo risolvere la cosa e ho deciso di parlarne con qualcuno“.

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Poi la rinascita, tramite un percorso terapeutico che lo ha aiutato a uscirne, cominciato col far tornare normali le cose semplici di tutti i giorni: “I medici mi dicevano che essere abitudinari aiuta. Basta alzarsi al mattino, aprire le finestre e godersi la luce del sole per partire col piede giusto”. Ora Lingard sembra rinato, dice di sentirsi bene con se stesso e in campo scende un calciatore completamente rivitalizzato. Il West Ham ha fatto il resto: “Mi ha fatto bene cambiare aria”, confida. E i risultati si vedono.

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