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La carriera e la vita di Zvonimir Boban resteranno per sempre legate alla Dinamo Zagabria, la squadra in cui è cresciuto prima di vestire la maglia del Milan. Ha lasciato la Dinamo nel 1991 e non ci è più tornato, fino ad oggi. Dopo quasi 40 anni, è stato ufficializzato il suo ritorno come presidente del consiglio di amministrazione della società.

L’amore per l’unico club non conosce confini, l’amore per l’unico club non conosce ostacoli, l’amore per il club unisce tutti coloro che amano quel club. Oggi ho invitato la nostra leggenda Blu a tornare attivamente nel calcio croato, nel nostro Dinamo. Dopo aver democratizzato il nostro club, Zvone Boban ha accettato l’invito a tornare nella sua unica e sola Dinamo. Zvone, bentornato a casa“, il comunicato.

Zvonimir Boban è stato un calciatore straordinario e, dopo il ritiro, ha scelto di intraprendere la carriera da dirigente dopo anni da opinionista a Sky. Tutto è iniziato alla FIFA, con il ruolo di vice segretario generale per lo sviluppo del calcio e l’organizzazione delle competizioni. Il croato è stato una delle figure chiave per l’introduzione del VAR. Nel 2019 la chiamata imperdibile di Paolo Maldini per affiancarlo al Milan con la nuova proprietà Elliott.

Esperienza durata pochi mesi in seguito ad un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport non condivida dalla società, questione che è finita poi anche in tribunale. Nel 2021 ha cominciato un nuovo percorso con la UEFA come Heaf of Football, ruolo lasciato a gennaio 2024 per divergenze con Ceferin. In questa stagione è tornato nelle vesti di opinionista negli studi di Sky per le partite di Champions League: da capire se continuerà a ricoprirlo o se, invece, non potrà farlo.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.