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Il Lens è la grande sorpresa della Ligue 1: budget ridotto, tante ambizioni e secondo posto in classifica dopo aver espugnato il Velodrome di Marsiglia

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In Francia ci si attendeva la grande stagione del PSG, primo ma con uno spogliatoio in subbuglio; quella del Monaco, straordinario un anno fa e adesso solo ottavo; quella del Marsiglia, che ha investito tanto sul mercato e ieri ha perso in casa con il Lens, che solo due anni fa stava in Ligue 2.

Ma la squadra del profondo Nord si è ritagliata, in queste prime otto giornate di campionato, l’ambito ruolo della rivelazione, e adesso con 4 vittorie 3 pareggi e una sola sconfitta si trova da sola al secondo posto, dietro alla corazzata parigina.

Dal Lussemburgo e dall’Atletico Madrid

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Gli ultimi anni non sono stati semplici per il Lens: tra il 1998 e il 2006, i Sangue-e-Oro erano stati tra le società transalpine più presenti in Europa, e dopo uno storico scudetto avevano conquistato anche una Coupe de la Ligue e una Coppa Intertoto. Poi, nel 2008, la clamorosa retrocessione e l’inizio dei cambi societari e dei su e giù tra le prime due categorie, passando anche per il miraggio Hafiz Mammadov, l’imprenditore azero che prometteva di acquistare il club e portarvi Ibrahimovic e Falcao, ma che poi ripiegò sullo Sheffield Wednesday e finì in manette.

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Fonte: przemek.franek_
(Instagram)

Dal baratro alla svolta: nel 2016 il club è stato acquistato da Amber Capital, fondo d’investimento parte della holding lussemburghese J4A, di proprietà del franco-armeno Joseph Oughourlian. Parliamo di un uomo che ha creato la sua azienda quando aveva solo 33 anni, e che da allora ha scalato i vertici dell’imprenditoria europea, iniziando anche a investire nello sport. Possiede infatti delle quote dei Millionarios di Bogotà, e la maggioranza delle azioni del Padova.

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Ma un peso rilevante nel rilancio della società francese lo ha avuto pure l’Atletico Madrid, che nel 2016 ha investito 5,6 milioni di euro nel club (ottenendo oltre un terzo delle quote, più quelle acquistate personalmente da Ignacio Aguillo, responsabile dello sviluppo internazionale dei Colchoneros). Il supporto dell’Atletico ha aiutato Oughourlian a prendere il controllo del Lens, ed è durato circa un anno, prima del passaggio della totalità delle azioni al franco-armeno.

La crescita sportiva del Lens

L’uomo della svolta in campo, però, è stato Franck Haise, il 40enne allenatore pescato nel 2020 dalla squadra B, capace di portare alla promozione immediata del Lens in Ligue 1 e, l’anno scorso, al settimo posto in classifica, a un solo punto dalla Conference League.

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La sua squadra ha impressionato molti per l’organizzazione del suo pressing, focalizzato sulla metà campo, e per un gioco corale e atletico orientato però a far emergere il talento individuale di certi elementi, in particolar modo nell’uno contro uno. Da questo punto di vista, nella scorsa stagione è stato fondamentale Gael Kakuta, l’eterno ragazzo prodigio ex-Chelsea autore della sua miglior stagione di sempre (11 gol e 5 assist) l’anno scorso, e riconfermato quest’anno con 5 milioni pagati all’Amiens per il suo cartellino.

gael kakuta lens

Fonte: gael_kakuta10 (Instagram)

Altro elemento decisivo nel gioco del Lens è il centravanti Florian Sotoca, uomo da pochi gol e molta sostanza, di cui Haise ha enorme considerazione: il suo fisico imponente ne ha fatto uno dei giocatori fisicamente più determinanti della scorsa Ligue 1 sulle palle alte. Il Lens ha imparato a servirlo con lanci lunghi, dandogli modo di guadagnare il possesso avanzato e servire il centrocampista offensivo nello schieramento 3-4-1-2 (di solito Kakuta).

Gioco di squadra e carattere

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Il Lens si è costruito una fama di squadra concreta ed efficace, con una solidità economica che, in un campionato indebitato come quello francese, rappresenta un fattore importantissimo. La scorsa estate ha perso sì l’ottimo centrale difensivo Loic Badé (andato al Rennes), ma ha saputo trattenere il vero pezzo pregiato della rosa, il mediano Cheick Doucouré.

Oltre a questo, Oughourlian è riuscito a riscattare il già citato Kakuta, il portiere colombiano Wuilker Fariñez e a rinnovare il prestito della promessa del PSG Arnaud Kalimuendo, 8 gol e 6 assist nella scorsa stagione. Alla rosa sono poi stati aggiunti Kevin Danso dall’Augsburg, Deiver Machado dal Toulouse e Przemyslaw Frankowski, scovato negli Stati Uniti al Chicago Fire e già autore di 3 gol e 2 assist nelle prime 8 di Ligue 1.

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A spiegare bene ciò che affascina sempre più i calciatori che si avvicinano al progetto del Lens è stato nei giorni scorsi all’Equipe l’ex-Udinese Seko Fofana, che un anno fa scelse di trasferirsi per 8,5 milioni in questa società neopromossa rifiutando l’offerta dell’Atalanta: “Avevo visto delle partite del Lens, prima. Mi immaginavo qui e da nessun’altra parte: c’è una grande atmosfera, mi ha convinto l’idea che lavorando assieme, con la giusta mentalità, si potevano raggiungere buoni risultati. Non ho nessun rimpianto”.

arnaud kalimuendo lens

Fonte: arnaud_kalimuendo (Instagram)

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