Skip to main content

Per la seconda gara consecutiva, Rafael Leao è partito dalla panchina. Se nella sfida contro l’Udinese l’esclusione era legata a questioni disciplinari legate al suo comportamento in campo a Firenze, contro il Napoli la decisione è stata tecnica. L’allenatore del Milan, Fonseca, ha optato per Okafor sulla fascia, dopo la sua brillante prestazione contro il Club Brugge in Champions League, dove ha inciso subito dopo l’ingresso in campo.

Questa decisione non ha dato i risultati sperati: il Milan ha sofferto la mancanza della creatività e velocità di Leao sulla fascia. Fino all’ingresso del portoghese nell’ultima mezz’ora, il capitano del Napoli ha potuto giocare con relativa tranquillità. Quando Leao è entrato, al minuto 83, ha subito messo alla prova Meret con un’azione pericolosa, sottolineando il suo potenziale impatto sul gioco. La scelta di tenerlo fuori ha lasciato molti dubbi tra i tifosi e osservatori, soprattutto considerando che Fonseca e Leao sembrano avere visioni differenti.

Fonseca ha dichiarato recentemente che non intende pregare nessuno per impegnarsi in campo, un commento che, pur non volendo essere riferito direttamente a Leao, ha sollevato più di una speculazione. D’altra parte, sembra che Leao non si trovi a suo agio con le richieste e il metodo di gestione del mister, desiderando forse una maggiore libertà di espressione sul campo.

Leao con Fonseca: numeri impietosi

Uno sguardo alle statistiche di Leao nelle prime nove giornate delle ultime stagioni evidenzia un andamento variabile. Quest’anno, ad esempio, ha segnato solo un gol, mentre nel 2022/23 ne aveva già messi a segno quattro. C’è poco feeling tra allenatore e calciatore e a farne le spese sono i rossoneri.

Solo nel primo anno in serie A nella stagione 2019/2020 Leao aveva inciso così poco ma in quel caso in nove partite era partito due volte dalla panchina. Nelle stagioni successive ha sempre dato di più. Nel 2020-2021 due gol nelle prime 9 partite, nei due anni successivi quattro gol e infine lo scorso anno tre realizzazioni.

Questa fluttuazione di rendimento sembra rispecchiare la complessità della situazione attuale: se il Milan riuscirà a ritrovare una sinergia con Leao, potrà aumentare le sue possibilità di raggiungere i traguardi prefissati e confermare almeno un posto in Europa. C’è però, almeno per adesso, un grosso ostacolo e cioè che il rapporto tra Fonseca e Leao sembra teso, e pare che l’allenatore del Milan non apprezzi alcuni aspetti dell’approccio del suo numero 10.

Procedendo, dichiari aver compreso e dai il tuo consenso affinché il tuo indirizzo IP e le informazioni del browser potrebbero essere processati dai plugin di sicurezza installati in questo sito.
×