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Kvaratskhelia non riesce a ritrovare il gol con la maglia del Napoli. Cosa succede alla stella degli azzurri e come si trova con Garcia.

I campioni vanno coccolati, assecondati a volte e accarezzati come delle perle rare di cui non si può proprio fare a meno. Funziona così, in un certo senso, anche per Khvicha Kvaratskhelia. L’esterno d’attacco georgiano ha avuto un impatto inaspettato e devastante in Serie A. Le sue giocate, i suoi dribbling, i gol d’alta scuola hanno illuminato il percorso del Napoli verso il suo terzo scudetto facendolo diventare ben presto un idolo della piazza e senza troppi sforzi. E, si sa, quando diventi un eroe da quelle parti non ti dimenticano e rappresenti la storia. Ora, però, qualcosa sembra essere cambiato e non proprio da quando Rudi Garcia ha preso il posto di Luciano Spalletti sulla panchina dei partenopei.

Infatti, sono ben 188 giorni che il laterale offensivo non va a segno con la maglia del Napoli, quando aveva segnato su calcio di rigore nel poker rifilato al Torino lo scorso anno. Sono tanti, troppi giorni e per forza di cose c’è un motivo tecnico o psicologico che, in questo momento, sta frenando Kvaradona come molti lo chiamano nel capoluogo campano. Sicuramente gli avversari ora lo conoscono meglio e gli allenatori lo temono di più: i raddoppi su di lui sono puntuali e gli consentono di trovare molti meno spazi per andare in porta o servire assist ai compagni. L’emblema è probabilmente la doppia sfida dello scorso anno, nei quarti di finale di Champions League, contro il Milan: i rossoneri l’avevano puntualmente ingabbiato e lui aveva anche sbagliato un rigore che avrebbe permesso ai ragazzi all’epoca di Spalletti di tornare in corsa per la qualificazione. Dopo la conquista dello scudetto, le cose non sono migliorate, anzi.

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Kvaratskhelia infortunio: cosa incide sulle sue prestazioni

In estate, poi, il georgiano ha subito un piccolo infortunio al ginocchio. Tanto è bastato per rallentare la sua preparazione al nuovo anno calcistico e per frenarlo anche nell’avvio di stagione attuale. Ha dovuto saltare la prima partita contro il Frosinone, in cui i suoi compagni hanno comunque trovato la vittoria, poi è tornato in campo contro il Sassuolo, ma solo negli ultimi trenta minuti. Da lì in poi, come è giusto che sia, si è preso il posto da titolare, ma venendo puntualmente sostituito nel secondo tempo. E in qualche occasione se l’è presa anche con Garcia per le sue scelte. Il rapporto tra i due non sembra decollare del tutto, questo è vero, ma quella dell’allenatore è semplicemente l’ordinaria gestione mirata a far tornare una delle sue stelle in forma nella miglior maniera possibile. Certo, ora a Kvaratskhelia serve uno dei suoi lampi, delle sue serpentine e delle sue giocate strabilianti per riscoprirsi quel campione che per lunghi tratti ha trascinato il Napoli. E quando la sua condizione fisica crescerà, di sicuro torneremo ad ammirare il calciatore che semina il panico nelle difese avversarie.