Contro il Verona è arrivato l’esordio di Viktor Kovalenko, colpo di gennaio dell’Atalanta.
Il rinforzo di gennaio dell’Atalanta, Viktor Kovalenko, ha esordito quest’oggi nel match vinto dall’Atalanta 0-2 sul campo dell’Hellas Verona con le reti di Malinovskyi e Zapata.
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Punto fermo della nazionale ucraina ormai dal 2016, Kovalenko è un giocatore ancora giovane ma già di grande esperienza internazionale, che può ragionevolmente essere considerato l’ennesimo colpo dell’Atalanta.
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Kovalenko: la carriera
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Kovalenko ha compiuto 25 anni a febbraio. Nativo di Cherson, vicino all’estuario del Dnepr, Kovalenko è cresciuto nel settore giovanile dello Shakhtar, mettendosi in mostra soprattutto nella Youth League 2014/2015, durante la quale il club ucraino raggiunse la finale contro il Chelsea. In quella partita, nonostante la sconfitta, Kovalenko mise a segno una delle due reti dello Shakhtar.
Centrocampista dalle spiccate doti offensive e portato agli inserimenti, da giovanissimo Kovalenko è stato anche un prolifico realizzatore: 11 reti in 20 partite, tra il 2010 e il 2013, con la maglia della Nazionale Under-17, e capocannoniere del Mondiale Under-20 del 2015 /con 5 gol), nonostante l’Ucraina si sia fermata solo agli ottavi. Ancora in questa stagione, ha messo già a segno 4 reti in 11 match tra campionato e Champions League.
Nella sua permanenza allo Shakhtar ha messo in bacheca quattro campionati, quattro Coppe e due Supercoppe ucraine, sotto la guida di Mircea Lucescu – che lo ha fatto esordire in prima squadra nel 2015 – e poi dei portoghesi Paolo Fonseca e Luis Castro. Ha inoltre raggiunto la semifinale di Europa League nella scorsa stagione.
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Kovalenko: ruolo e caratteristiche
In passato, Kovalenko è stato spesso accostato alla Roma, specialmente ai tempi di Walter Sabatini, suo grande estimatore, ma l’affare non si è mai concluso. Ancora di recente si era parlato di un interesse per lui da parte dei giallorossi, caldamente raccomandati da Fonseca. Precedentemente, lo aveva cercato anche la Juventus, intenzionata a inserirlo nel suo vivaio, ma le richieste dello Shakhtar erano state troppo alte. L’Atalanta è riuscita così a sorpassare entrambe.
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Come già detto, siamo davanti a un centrocampista portato al gioco offensivo, non solo per la sua capacità negli inserimenti ma anche per i suoi passaggi, volti a verticalizzare il gioco della squadra. In Nazionale, Shevchenko lo usa spesso come alternativa a Malinovskyi, il che può dare un’idea di come potrebbe essere utilizzato a Bergamo.
Un’incognita può essere la leggera propensione di Kovalenko per gli infortuni, che gli hanno già fatto saltare sei partite quest’anno e undici nelle precedenti due stagioni. L’ucraino sconta un fisico non particolarmente robusto, che lo fa un po’ soffrire negli scontri e lo ha finora un limitato, ma le doti tecniche e tattiche sono di alto livello, e l’Atalanta può essere l’ambiente adatto per consacrarsi in uno dei massimi campionati europei.
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