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Niente da fare per Kluivert: la cessione al Fulham è sfumata all’ultimo, e la Roma dovrà cambiare strategia. Qual è il problema col permesso di lavoro?

Una cessione era d’obbligo, vista la dispendiosa campagna acquisti della Roma, e il club era convinto di aver individuato la soluzione ideale nell’accordo con il Fulham per Justin Kluivert. L’attaccante olandese, arrivato in giallorosso nel 2018 per 17 milioni di euro, avrebbe permesso di aggiungere 10 milioni di euro alle casse del club, alleggerendolo di un contratto da 3,3 milioni l’anno che va in scadenza nel 2023.

Invece tutto è sfumato all’ultimo momento per una questione burocratica che, fino a quel punto, era stata sottovalutata da entrambe le società: il permesso di lavoro del giocatore.

Il problema del permesso di lavoro di Kluivert

Le norme sui trasferimenti degli stranieri in Premier League sono cambiate a inizio 2020, con l’entrata in vigore della Brexit, che ha complicato non di poco le cose. In pratica, per ottenere un permesso di lavoro valido per il Regno Unito, un calciatore deve rispettare alcuni requisiti, che riguardano cose come le presenze in Nazionale e nei club.

Essendo l’Olanda nella Top10 del ranking UEFA, Kluivert avrebbe dovuto avere il 30% delle presenze nei match degli Oranje nell’ultimo biennio, oppure una buona continuità di presenze nelle coppe internazionali. L’attaccante romanista, però, non gioca in Nazionale dal settembre 2018, e nell’ultima stagione in prestito al Nizza non ha disputato alcuna coppa europea.

A questo punto, con il mercato che si conclude oggi, i margini per effettuare un’altra richiesta del permesso di lavoro non ci sono più, e pertanto Justin Kluivert non potrà passare al Fulham né a nessun altro club britannico. La speranza della Roma è di riuscire a piazzare il giocatore altrove nelle prossime ore, possibilmente in maniera defitiva, per capitalizzare dalla sua cessione prima che il contratto scada tra meno di un anno.

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