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Il Karagumruk è una delle novità degli ultimi anni del calcio turco, ed è diventato una vera colonia italiana, a cui ora si aggiunge Andrea Pirlo. Chi c’è dietro il club?

Pochi giorni fa, Andrea Pirlo ha firmato per la sua nuova avventura da allenatore, la prima da quando ha detto addio alla Juventus la scorsa estate: il tecnico bresciano andrà a rimpolpare la già grossa colonia italiana del Fatih Karagumruk, piccolo club turco affermatosi di recente come una delle più interessanti novità della Super Lig.

Tornati nella massima serie nel 2020 dopo 36 anni di assenza, i rossoneri di Istanbul, originari del quartiere europeo di Vefa, hanno subito iniziato a pescare in Italia per rafforzarsi, acquistando giocatori come Viviano, Zukanovic, Balkovec, Biglia, Bertolacci e Borini. Poi, a marzo 2021 è stato scelto come allenatore l’ex-preparatore dei portieri del Sassuolo Francesco Farioli, rimasto in carica fino a dicembre.

Anche nell’ultima stagione, chiusa come la precedente con un ottimo ottavo posto in classifica, ci sono stati acquisti dalla Serie A, come Biraschi e Touré dal Genoa, Karamoh dal Parma e Baniya dal Verona. Ora, con Pirlo in panchina, il Karagumruk punta a un salto di qualità, cercando un allenatore che possa alzare le ambizioni del club. Questo è il progetto del presidente Suleyman Hurma.

Chi è Suleyman Hurma, il proprietario del Karagumruk

Proprietario e presidente del Fatih Karagumruk, Suleyman Hurma è un nome noto del calcio turco, sopratutto per il suo passato come direttore sportivo. Classe 1964, la sua carriera è iniziata come dirigente del Kayserispor, tra il 2005 e il 2015, dove si è segnalato per le importanti cessioni di giocatori come Gokhan Unal, Mehmet Topuz e Nordin Amrabat.

La sua gestione del Kayserispor ha rappresentato un ottimo equilibrio tra necessità di bilancio e risultati sportivi, e ha permesso a Hurma di approdare in un club più quotato come il Trabzonspor, dove però è resistito solo pochi mesi. Dopo una pausa di quasi tre anni, nell’estate del 2018 ha acquistato il Karagumruk, promettendo che nel giro di un paio di stagioni lo avrebbe condotto dalla terza alla prima categoria nazionale.

Promessa mantenuta. I questi anni, Horma ha saputo far crescere rapidamente la sua società senza spendere cifre elevate, puntando soprattutto su giocatori d’esperienza a parametro zero, non solo gli italiani, ma anche gente come Badou Ndiaye dallo Stoke Coty e Mevlut Erdinc dal Fenerbahce.

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