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Dusan Vlahovic non si nasconde. Dopo il pareggio per 1-1 tra Serbia e Svizzera, il centravanti della Juventus ha rilasciato alcune dichiarazioni che sembrano lanciare un messaggio diretto anche al suo attuale club. Le sue parole, seppur incentrate sulla nazionale serba, contengono spunti che fanno riflettere sul rapporto con gli allenatori avuti in bianconero, sia con Massimiliano Allegri che con l’attuale tecnico Thiago Motta.

Intervistato da RSI, Vlahovic ha spiegato quanto sia importante, per un giocatore con le sue caratteristiche fisiche e tecniche, avere un partner d’attacco e non essere obbligato a svolgere troppi compiti difensivi:

“Dipende anche dall’allenatore. Sicuramente è un po’ più facile perché Mitrovic è un giocatore forte, che gioca tantissimo sulle sponde e nei duelli aerei, e io posso sfruttare le mie qualità. Anche perché il mister (Stojković, ndr) non mi ha obbligato a fare tanti compiti difensivi. Per un giocatore come me, con la mia struttura… sinceramente non riesco a correre così tanto. Così non sono fresco nella finalizzazione”.

Un messaggio per la Juventus?

Questa dichiarazione ha scatenato subito una serie di ipotesi tra tifosi e addetti ai lavori. L’accenno al fatto di non essere obbligato a svolgere mansioni difensive sembra essere una chiara frecciata agli allenatori della Juventus, sia al passato recente con Massimiliano Allegri che all’attuale gestione di Thiago Motta.

Sia Allegri che Motta, infatti, sono noti per chiedere ai loro attaccanti un lavoro che vada oltre il semplice finalizzare le azioni, richiedendo sacrificio e partecipazione attiva nella fase di non possesso. Un atteggiamento che, stando alle parole del serbo, non gli permette di essere fresco al momento di concludere le azioni offensive.

Il riferimento positivo al ct serbo Dragan Stojković non è casuale. Il tecnico della nazionale ha costruito un sistema che permette a Vlahovic di concentrarsi prevalentemente sulla fase offensiva, lasciando il lavoro sporco a compagni come Mitrovic, che agiscono da collante tra i reparti.

Questa situazione sembra essere quella ideale per il centravanti bianconero, che ha fatto capire chiaramente di trovarsi più a suo agio in un sistema che esalti le sue doti di finalizzatore puro, senza costringerlo a spendere energie preziose in compiti difensivi.

Il futuro alla Juventus: aria di malcontento?

Le dichiarazioni di Vlahovic arrivano in un momento cruciale della stagione. L’attaccante serbo è un pilastro della Juventus, ma il suo rapporto con i tecnici e con la società sembra vivere momenti di alti e bassi. In ballo anche un rinnovo da discutere e da riconsiderare perché le cifre risultano essere troppo alte per la società bianconera.

Le parole sull’importanza di un allenatore che gli permetta di esprimere al meglio le sue qualità sembrano un messaggio chiaro per la dirigenza bianconera: per trattenere Vlahovic, servirà un progetto tecnico che valorizzi il suo stile di gioco.

I tifosi della Juventus si dividono: da un lato, c’è chi appoggia le dichiarazioni del serbo, sottolineando come sia necessario costruire una squadra che metta i propri campioni nelle condizioni migliori per rendere. Dall’altro, c’è chi ritiene che le richieste di Vlahovic siano troppo specifiche e poco in linea con il calcio moderno, che richiede sempre più sacrificio da parte di tutti i giocatori in campo.