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Alla Juventus l’esonero di Allegri potrebbe essere l’ipotesi migliore dal punto di vista economico: spieghiamo cosa potrebbe succedere nelle casse del club.

Un’altra sconfitta: la Juventus non vince da cinque partite tra campionato e Champions League, e ha fatto appena due punti a settembre, trovandosi ora in ottava posizione in Serie A. La debacle di Monza mette in allarme tifosi e società, ma dai vertici bianconeri sembra scontata ancora una volta la riconferma di Massimiliano Allegri.

In settimana, l’ad Maurizio Arrivabene ha risposto a un tifoso che chiedeva l’esonero dell’allenatore livornese con un polemico “Lo paghi tu quell’altro che viene?”, mettendo in evidenza come la questione abbia anche un riflesso economico non irrilevante, per un club che, secondo le stime, nella scorsa stagione avrebbe perso 250 milioni di euro e si trova ora sotto settlement agreement.

Eppure, come fa notare Benedetto Giardina su Fanpage.it, cacciare Allegri in questo momento potrebbe essere economicamente più vantaggioso che tenerlo alla guida della squadra. Vediamo i numeri che dimostrano questo ragionamento.

Juventus, meglio cacciare Allegri che tenerlo: ecco perché

Allegri ha un contratto con la Juventus fino al 2025 da 7 milioni netti all’anno (circa 13 milioni lordi), il che significa 25,9 milioni di euro lordi da qui a fine contratto (stagioni 2023/24 e 2024/25, più il resto della stagione 2022/23) più 12,95 milioni annui lordi previsti dal contratto siglato nell’estate del 2021. Quindi, i bianconeri devono all’allenatore circa 36 milioni di euro.

Mancando il successo nei gironi di Champions League in questa stagione, la società dovrebbe rinunciare sicuramente a 9,6 milioni di euro, più i premi per i risultati (11,2 milioni complessivi, cioè 2,8 milioni a vittoria). Se poi dovesse fallire la qualificazione alla Champions dell’anno prossimo e andare invece in Europa League, la Juventus rinuncerebbe a 50 milioni di euro (ne guadagnerebbe 30 invece di 80 previsti).

Fanpage.it conclude quindi che questi brutti risultati, ancora fortunatamente scongiurabili, causerebbero un ammanco complessivo di circa 60 milioni, quasi il doppio dei 36 da dover dare ad Allegri da contratto.

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