La Juventus rischia di trovarsi con un altro problema per le mani: i piccoli azionisti vogliono causa al club e ad Agnelli per colpa del processo Prisma.
Si sta profilando all’orizzonte un nuovo guaio per la Juventus, già coinvolta in due processi relativi alla giustizia sportiva e ovviamente all’inchiesta Prisma della giustizia ordinaria. Oggi varie testate riportano infatti che il club bianconero dovrà far fronte anche a una causa civile, intentata dai piccoli azionisti della società . Cerchiamo di capire cosa sta succedendo e cosa rischiano i bianconeri.
I piccoli azionisti fanno causa alla Juventus: cosa succede
Nelle carte dell’inchiesta Prisma, condotta dalla Procura di Torino, è compreso un fascicolo che riguardava le istante di un gruppo di azionisti di minoranza della Juventus. Questi soggetti hanno comunicato ai pm di volersi costituire “persona offesa e danneggiata” nel processo contro il club, chiedendo quindi un risarcimento alla società , all’ex presidente Andrea Agnelli e a tutta la vecchia dirigenza.
Secondo Tuttosport, si tratterebbe di 14 piccoli azionisti del club, tra cui figurano un finanziere, un’imprenditrice, un paio di studenti e dei pensionati. Ognuna di queste persone ha inviato, separatamente e in momenti diversi, una lettera ai pm della Procura di Torino in cui chiedevano di costituirsi parte civile nel processo contro la Juventus.
Questi soggetti sono stati dunque iscritti in automatico, come da prassi, al registro delle persone offese e danneggiate da parte degli imputati. Assieme a loro, figurano nella stessa categoria anche la Direzione Regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate e la Consob, rispettivamente per la presunta forde fiscale per l’Erario e per le false comunicazioni al mercato.
I piccoli azionisti fanno causa alla Juventus: cosa rischia il club
Questi piccoli azionisti ritengono di essere stati danneggiati dalla Juventus, e in particolare dalla vecchia dirigenza, a causa delle presunte falsificazioni di bilancio, che hanno avuto conseguenze dirette in Borsa. Ciò significa che, se i reati contestati dovessere venire appurati in sede processuale, queste persone potranno ottenere un risarcimento.
A quanto questo risarcimento possa ammontare, adesso è difficile da stabilire, anche se alcune fonti parlano di una possibile causa milionaria, che potrebbe rappresentare un grosso problema per le già traballanti casse della società bianconera. Detto ciò, va ricordato che per adesso è tutto ancora ipotetico.
Innanzitutto, bisognerà arrivare all’udienza preliminare del processo Prisma, che sarà il 27 marzo prossimo. Se in quella sede il club e i suoi ormai ex dirigenti verranno rinviati a giudizio (e cioè si celebrerà un processo vero e proprio), i 14 piccoli azionisti si costituiranno parte civile. Il Codacons, cioè l’organizzazione a tutela dei consumatori, guiderà questa class action (vale a dire una causa civile intentata da diversi soggetti), alla quale però potrebbero anche aggiungersi altri azionisti di minoranza che al momento sono rimasti in disparte. L’entità del risarcimento, quindi, dipenderà anche da quanti soci della Juventus prenderanno parte alla causa.