La Juventus sta conducendo il suo mercato in maniera molto cinica, sacrificando i giovani per recuperare fondi da investire in nuovi colpi.
Doveva essere l’inizio di un nuovo progetto tecnico basato sui giovani, ma fino adesso non sembra proprio così, a giudicare dalle prime mosse di mercato di Giuntoli. La Juventus è partita forte, chiudendo alcuni colpi importanti, ed è sotto gli occhi di tutti che, con Thiago Motta in panchina, la società stia profondamente ripensando e rivoluzionando il suo parco giocatori. Ma in quanto al puntare sui giovani, le cose stanno andando in maniera molto differente. Di questi primi quattro nuovi acquisti della Juve, due hanno già 26 anni (Douglas Luiz e Di Gregorio), mentre i restanti due ne hanno comunque 23 (Khephren Thuram e Cabal), ovvero giovani ma non giovanissimi.
Per contro, Giuntoli ha sacrificato diversi ragazzi promettenti, che non sono stati ritenuti adatti al progetto di Motta: Kaio Jorge (22 anni), Enzo Barrenechea (23), Koni De Winter (22) e Samuel Ilung Junior (20) sono tutti stati venduti, e lo stesso sta avvenendo anche con Matias Soulé (21) e Dean Huijsen (19). Tra le voci di mercato, inoltre, si parla di altre possibili cessioni di ragazzi provenienti dal settore giovanile, da Miretti a Nicolussi Caviglia, fino ad Aké. Escludendo Kaio Jorge, stiamo parlando di quasi tutti i giocatori più interessanti usciti dal progetto della juve Next Gen di questi ultimi anni. La seconda squadra doveva servire a costruire la Juventus del futuro, ma non si credeva che lo avrebbe fatto quasi esclusivamente attraverso la cessione dei suoi gioiellini.
La Next Gen è la “banca” della Juventus: quasi 90 milioni dalle cessioni dei giovani
Secondo la Gazzetta dello Sport, la Juve ha già incassato 87 milioni, questa estate, dalle cessioni dei ragazzi formatisi nella Next Gen. Un cifra indicativa e da prendere con le pinze, dato che ad esempio Iling Junior e Barrenechea sono stati scambiati con Douglas Luiz dell’Aston Villa, riducendone il costo del cartellino. Ma la cifra è destinata a salire, se anche le nuove cessioni che sta pianificando Giuntoli andranno in porto. In poche parole, l’uso che la Juventus intende fare della sua Next Gen è quello di una fabbrica di plusvalenze: prendere giocatori molto giovani a poco, svilupparli gradualmente, farli crescere di valore giocando in Serie A (in prestito o in prima squadra) per poi ottenere delle laute plusvalenze.
Una strategia che, almeno a livello finanziario, sta dando i suoi frutti, permettendo alla squadra bianconera di incassare ottime cifre da giocatori che di fatto non hanno mai fatto parte del progetto tecnico. Dagli addii di Soulé e Huijsen, per esempio, dovrebbero essere incamerati altri 50 milioni circa, questa estate. Alla fine, se tutto andrà secondo i piani, solamente due dei giovani bianconeri resteranno a disposizione di Thiago Motta: Nicolò Fagioli, entrato nel settore giovanile della Juventus nel 2015, e Kenan Yildiz, a Torino da due anni e oggi ritenuto il miglior prospetto dei bianconeri.