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I problemi nella Juventus hanno radici profonde e la rosa sembra ormai spaccata a metà, con alcuni giocatori apertamente contro l’allenatore: ecco chi sono.

Sconfitta pesante ad Haifa, qualificazione agli ottavi di Champions a rischio e ottavo posto in classifica in Serie A: la situazione nella Juventus non potrebbe essere peggiore, e dopo una lunga crisi arrivata ieri al suo apice la società ha deciso di mandare tutta la squadra in ritiro. Una mossa fatta nella speranza di ricucire uno strappo ormai evidente all’interno della rosa.

Oggi è infatti La Repubblica a spiegare che tra i giocatori bianconeri ce ne sarebbero alcuni che ormai non seguirebbero più Massimiliano Allegri, nonostante la fiducia ancora accordata all’allenatore dalla dirigenza (o almeno da parte di essa, visto che di recente Nedved avrebbe caldeggiato il suo esonero).

Gli ammutinati della Juventus: chi è contro Allegri

“Per quanto riguarda i giocatori che seguono o non seguono l’allenatore, intanto andiamo in ritiro e stando lì vedremo chi sono quelli disponibili per un atteggiamento diverso” ha detto Allegri, quasi confermando quelle voci che ormai circolano da tempo nell’ambiente bianconero.

In estate, la società ha provveduto a liberarsi i due principali oppositori del tecnico livornese, cioè De Ligt e Dybala, così come un anno prima aveva fatto con Cristiano Ronaldo. Ma all’interno della rosa la fiducia verso Allegri sarebbe comunque molto limitata: secondo il giornalista di Repubblica Emanuele Gamba, l’allenatore bianconero potrebbe fare sicuro affidamento solo su Szczesny, Danilo, Cuadrado e De Sciglio.

Sul versante opposto dello spogliatoio, invece, ci sarebbero giocatori come McKennie e Locatelli (che Allegri considera un riserva, come detto poche settimane fa al Corriere della Sera), ma soprattutto Angel Di Maria, che già dopo la sconfitta in casa col Benfica era sembrato piuttosto polemico con il suo allenatore. I rapporti sarebbero tutt’altro che idilliaci anche come Bremer e Kostic.

Da capire il rapporto con Bonucci, capitano e principale leader dello spogliatoio, che non è mai andato particolarmente d’amore e d’accordo con il tecnico toscano, ma che sembrava anche aver seppellito l’ascia di guerra per rispetto del club e della squadra. Ma la vera situazione che preoccupa è quella di Dusan Vlahovic, costretto a un lavoro che lo penalizza molto, e che appare sempre più frustrato partita dopo partita.

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