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La Juventus risponde all’inchiesta di Report su Rai3, che lunedì sera ha raccontato i problemi di bilancio del club bianconero e il caso del plusvalenze.

Fa discutere l’inchiesta andata in onda lunedì sera, 16 gennaio 2023, nel programma Report di Rai3: al centro c’è il calcio, o meglio la Juventus, oggetto dell’indagine Prisma che riguarda le plusvalenze fittizie e i bilanci truccati, secondo la Procura di Torino, dal club bianconero. Le ipotesi di reato vanno dal falso in bilancio all’aggiotaggio, dalle false fatturazioni all’ostacolo alla Consob.

Dopo quanto andato in onda ieri sera sulla terza rete nazionale, la Juventus ha subito diffuso un comunicato in cui accusa la parzialità dell’inchiesta, e ironizza anche sulle sue tempistiche. Il servizio di Report è infatti andato in onda a pochi giorni dall’udienza del processo alla Corte d’appello federale (cioè, il secondo grado del processo sportivo, di recente riaperto), fissata per venerdì 20 gennaio.

Report contro la Juventus: il contenuto dell’inchiesta

Il servizio di lunedì sera di Report mira a far luce sulle discusse manovre economiche operate dalla Juventus negli ultimi anni, che al momento sono anche oggetto di indagini sia della Porcura della FIGC che della Procura di Torino. L’inchiesta del programma di Rai3 parte dalla famosa chiavetta che Luciano Moggi ha consegnato ad Andrea Agnelli all’assemblea del club a fine dicembre, e che poi è stata fornita anche ai giornalisti di Report.

Da quanto appurato, la chiavetta conteneva informazioni sul processo Calciopoli del 2006, e quindi non relative all’attuale indagine sulla Juventus. Ma questo dà lo spunto per coinvolgere Moggi nell’indagine giornalistica, che ammette che il club bianconero possa aver “esagerato” con le spese per arrivare a vincere la Champions League. In particolare, al centro dell’indagine c’è la figura di Fabio Paratici, oggi dirigente del Tottenham, accusato dalla Procura di Torino di aver diretto un vero e proprio sistema per ottenere plusvalenze artificiali per alterare il bilancio juventino.

In realtà, l’inchiesta di Report non rivela nulla di nuovo, ma si limita a fare la summa di quanto raccolto e già reso pubblico finora dall’indagine giudiziaria. Viene raccontato che cos’è il sistema delle plusvalenze e vengono riportate diverse intercettazioni di dirigenti della Juventus. Tra i casi citati ci sono anche quello degli stipendi posticipati e pagati tramite scritture private, come quello di Chiellini o quello altrettanto discusso di Cristiano Ronaldo (che però non firmò).

Juventus contro Report: il comunicato

Già in serata il club bianconero ha risposto alla redazione del programma di Rai3. La Juventus spiega di aver fornito una risposta all’inchiesta nella serata del venerdì precedente, e che la posizione bianconera sarebbe stata “solo parzialmente citata in onda“. Per questo, ieri sera il club ha provveduto a diffondere per intero la mail inviata a Report.

Il contenuto della mail, in realtà, aggiunge poco a quanto già si sa sul caso Juventus. La società specifica infatti di aver già detto tutto il necessario nei vari “comunicati stampa della società, disponibili su www.juventus.com, diffusi il 25 ottobre 2022, 28 novembre 2022, 30 novembre 2022 e 2 dicembre 2022″ e chiede al programma di darne conto agli spettatori. Ovviamente, la Juve rivendica la correttezza del proprio operato, e sottolinea che ci sono “a disposizione dei media solamente documenti parziali e strumentali alla tesi di accusa”.

Il club fa anche un commento sarcastico sulle tempistiche dell’inchiesta, che esce all’inizio della settimana che vedrà anche l’udienza presso la Corte d’appello federale: “Segnaliamo che tale data precede di appena quattro giorni l’udienza – ricorda il club torinese, per poi concludere – Si tratta senza dubbio di una casualità“.

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