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Juve è al bivio tra un passato glorioso e un futuro che potrebbe avere una direzione diversa: perché la vendita ora è possibile.

Il campionato di Serie A nella scorsa stagione ha vissuto con un’incertezza e un terremoto giudiziario che l’hanno destabilizzato ben presto e hanno condizionato la classifica per tutto l’anno, poi anche oltre. La Juve, infatti, ha dovuto fare i conti con le penalizzazioni, le perdite economiche, l’addio alle coppe europee e anche l’addio di Andrea Agnelli, che non può essere per nulla un evento da sottovalutare nelle dinamiche bianconere. A distanza di mesi, la Vecchia Signora ha trovato maggiore stabilità, anche perché dal calciomercato non è arrivato granché, almeno in termini di acquisti, e i costi relativi gli ingaggi dei calciatori hanno ricevuto un taglio importante, attorno al 15%. La situazione finanziaria della società, però, non è affatto semplice e i dati economici non sono rassicuranti in tal senso.

Proprio per questo motivo, secondo quanto riportato oggi da “Il Giornale”, John Elkann ed Exor, che si sono fatti avanti proprio dopo l’addio di Agnelli, starebbero pensando alle cessione delle loro quote del club. Il prossimo bilancio non è per nulla rassicurante: agli azionisti verrà chiesto di nuovo di ripianare il rosso della società ed è la terza volta in pochi anni che succede. Tutte queste perdite, a prescindere dal valore effettivo che la famiglia Agnelli ha verso il prodotto Juve, non sono ritenute accettabili. Cento anni di proprietà del club non possono essere un fattore da sottovalutare, ma neppure le esigenze economiche di una realtà puntualmente in perdita e che non sta più portando i risultati sportivi attesi. L’arrivo di Cristiano Giuntoli, inoltre, avrebbe avuto il senso di bonificare il più possibile questi aspetti, per poi rendere appetibile la società sul mercato. I numeri, però, non sono dei più semplici da gestire: sulle spalle di Madama c’è un passivo per più di 250 milioni. I ricavi attuali, dopo il lavoro degli scorsi anni, si aggirano sui 600 milioni, ma i debiti sono anche superiori. Il valore in borsa, invece, nonostante le gravi oscillazioni di qualche mese fa, è sui 800 milioni.

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Juve le cifre della cessione e la smentita secca

Facendo il punto della situazione, il noto quotidiano ha evidenziato come, di fronte all’offerta giusta, una proposta da un miliardo e mezzo, Elkann non solo sarebbe costretto a prenderla in considerazione, ma anche a cedere. Allo stesso tempo, è arrivata già nella prima mattinata una smentita secca alla notizia del giornale. Un portavoce di Exor, infatti, ha fatto capire all’Ansa come stanno davvero le cose dal loro punto di vista: “Le ipotesi ventilate da un quotidiano sulla cessione della Juventus sono destituite di ogni fondamento”, ha dichiarato. Chiaro e conciso, ma non toglie i dubbi sul futuro del club. In ogni caso, si tratta di un processo lungo e tempestato di insidie, che ovviamente non può essere paragonato alla compravendita di un calciatore. Servirà tempo, ma la società bianconera alla lunga potrebbe essere venduta ed è una notizia molto importante per il calcio italiano.