È ormai da settimane che il tormentone di calciomercato più letto è quello riguardante la volontà da parte della Juventus di acquistare Teun Koopmeiners. Per farlo la società bianconera, nella figura di Cristiano Giuntoli, è disposta a tutto, anche sacrificare un calciatore che in realtà Thiago Motta vorrebbe tenere. Un paradosso se si pensa ad un nuovo progetto e all’inizio di quello che è stato presentato come un nuovo ciclo. Non si tratta di una rottura tra l’allenatore ex Bologna e il direttore ma per l’olandese è partita una vera caccia al tesoro da almeno 60 milioni e ad oggi non si sa se possono bastare per il cartellino del centrocampista dell’Atalanta. Se però Dean Huijsen è un sacrificio tutto sommato condiviso da Thiago Motta (a tal punto da non convocare nemmeno il difensore per il ritiro), la cessione di Matias Soulè è vista a malincuore. A rivelarlo è il giornalista Gianni Balzarini da sempre vicino al mondo Juventus.
Il segnale di Thiago Motta a Soulè
La convocazione per il ritiro in Germania da parte di Thiago Motta è un segnale al calciatore che nella scorsa stagione ha vestito la maglia del Frosinone. Per l’ex Bologna un profilo del genere non è da vendere ma la sua cessione è un sacrificio da fare per puntare al colpo grosso. Sul piatto ci sono le offerte sia di Roma che del Leicester ma lo stesso Soulè preferirebbe restare a Torino. In caso contrario è pronto ad accettare la corte di Daniele De Rossi. Il bilancio della Juventus è la priorità in questa nuova era e così anche un calciatore apprezzato da società e allenatore deve essere ceduto per far quadrare i conti. La speranza è che la cessione di Soulè non risulterà vana considerando che negli ultimi giorni Koopmeiners sembra sempre più lontano e sempre più vicino a restare con la maglia dell’Atalanta. A quel punto in caso di mancato arrivo del centrocampista chissà cosa ne penserà Thiago Motta.