Juve, Rabiot è meglio perderlo che trovarlo

Rabiot non rinnova con la Juve: il centrocampista francese ha rifiutato l’ultima offerta dei bianconeri, ma per il club potrebbe essere meglio così.

Alla fine non ci sarà un Rabiot tris alla Juventus. Dopo gli Europei, il centrocampista francese, svincolatosi da inizio luglio, ha rifiutato anche l’ultima offerta del club torinese per rimanere in bianconero, e adesso andrà a trattare con qualche altra società, con Real Madrid e Milan che dovrebbero essere favorite nella corsa. Ma la Juve e i suoi tifosi non devono essere troppo tristi all’idea di perdere il transalpino, a ben vedere. Le qualità di Rabiot sono indiscutibili – è bene premetterlo – ma il suo atteggiamento in campo non lo è certo stato altrettanto, nel corso della carriera.

Arrivato a Torino nell’estate del 2019 dal PSG, quando aveva 24 anni, il francese era considerato all’epoca un talento in attesa di maggiore spazio e fiducia per sbocciare definitivamente. Non si può dire che alla juventus non li abbia avuti, eppure per quasi tutta la durata del suo primo contratto Rabiot è stato sostanzialmente un oggetto misterioso, discontinuo e inconcludente. Le cose sono cambiate del tutto nel corso della stagione 2022/2023, conclusa con 11 gol e 6 assist che hanno messo in luce un gran giocatore. Se non fosse che, come alcuni hanno notato, era il suo ultimo anno di contratto, e il sospetto che stesse giocando al suo massimo solo per ottenere un rinnovo o un più ricco accordo altrove era forte.

Rendimento altalenante e richieste economiche esagerate: il caso Rabiot

Il centrocampista francese ha confermato questo trend nell’ultima stagione, dopo aver ottenuto un rinnovo annuale: di nuovo a scadenza, il suo rendimento nell’annata 2023/2024 è stato ottimo. Tutto ciò è diventato un argomento da mettere sul tavolo delle trattative di questi giorni per chiedere più soldi alla Juventus. Il tema economico è l’altro grande motivo per cui è meglio per i bianconeri che l’operazione si sia arenata. Nel 2019, Rabiot arrivò a Torino con un contratto da 7 milioni, molto elevato per un giocatore che aveva ancora tutto da dimostrare. Nelle stagioni successive, mentre la Juve si liberava degli ingaggi più ingombranti per far fronte ai suoi problemi finanziari, Rabiot non è stato toccato da questo ridimensionamento.

Alla sua prima stagione in bianconero era il quinto giocatore più pagato della rosa, mentre dopo il rinnovo del 2023 era il secondo, alla pari con Vlahovic. La riduzione d’ingaggio di Pogba per il caso doping ha reso il francese il più costoso giocatore della rosa bianconera, e a Rabiot questo non bastava. Per trattenerlo, in questi giorni Giuntoli gli aveva proposto un accordo biennale (con opzione per il terzo anno) a 7,5 milioni netti a stagione. Il tutto scommettendo sul fatto che, nelle prossime stagioni, Rabiot avrebbe avuto un rendimento al livello delle ultime due, pur senza essere più prossimo alla scadenza del suo contratto.

Alla fine, è stato il francese per primo a tagliare la testa al torto, rifiutando l’offerta bianconera. La Juventus perde un giocatore potenzialmente di alto livello, ma anche un personaggio ingombrante in termini economici e di spogliatoio. Di fatto, il suo addio permette di coprire perfettamente la spesa per gli stipendi dei nuovi arrivati a centrocampo Douglas Luiz e Khephren Thuram (rispettivamente 5 e 2 milioni netti all’anno).

Valerio Moggia
Valerio Moggia
Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.

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