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La Juventus stagata dalla Corte federale: 15 punti di penalizzazione in campionato per la squadra di Allegri, a causa del processo plusvalenze.

Una sentenza molto pesante, più di quanto era lecito aspettarsi. I 15 punti di penalizzazione fanno precipitare la Juventus a 22 punti, cioè all’11° posto in Serie A, a pari merito con Bologna ed Empoli. Una posizione molto complicata che, se le cose resteranno così, significherà 12 punti di distanza dalla Conference League, la più vicina delle posizioni utili per qualificarsi alle coppe europee della prossima stagione.

Una sentenza che fa discutere anche perché la Procura della FIGC, che rappresentava l’accusa, aveva chiesto appena 9 punti di penalità per i bianconeri. Inoltre, gli altri 8 club coinvolti nel processo sportivo, riapertosi dopo le ultime rivelazioni, sono stati tutti prosciolti dalle accuse. La Juventus è dunque l’unica società sanzionata, un particolare che non mancherà di sollevare polemiche.

Condannati anche alcuni importanti dirigenti bianconeri all’inibizione, estesa anche a UEFA e FIFA: 2 anni e mezzo a Paratici, 2 anni ad Agnelli e Arrivabene, 1 anno e 4 mesi a Cherubini e 8 mesi a Nedved.

Juventus: perché è stata condannata

Innanzitutto, è bene sottolineare che stiamo parlando del processo sportivo e non di quello penale: le sanzioni odierne, comminate dalla Corte federale, hanno rilevanza sportiva e potrebbero essere seguite (in tempi più dilatati) da quelle penali a carico di società e soggetti coinvolti. Il processo in corso è ovviamente quello relativo alle plusvalenze che, secondo l’accusa, sarebbero state fittizzie, volte a manomettere i bilanci della Juventus e nascondere degli ammanchi.

Le motivazioni della sentenza, resa pubblica nella serata di venerdì 20 gennaio 2023, saranno rese note solo nei prossimi giorni, per cui al momento non si può dire con certezza perché il club bianconero è stato condannato. È facile però ipotizzare che sulla decisione pesino enormemente gli elementi di recenti nell’inchiesta Prisma (quella penale), raccolti dalla Procura di Torino dopo la prima conclusione del processo sportivo, che si è risolto con un verdetto di non colpevolezza.

In particolare, vanno considerate le nuove carte e documenti scoperti dalla Procura di Torino, che hanno fatto emergere il cosiddetto “sistema Paratici”, dal nome dell’attuale dirigente del Tottenham e allora della Juventus, al centro delle operazioni contestate alla Juventus. Nella richiesta di apertura del processo sportivo, la Procura federale aveva infatti sottolineato la scoperta di “numerosi nuovi e ulteriori indizi, gravi precisi e concordanti idonei a modificare la decisione finale“.

Juventus ricorso: cosa può fare la società

La Juventus è stata dunque penalizzata con 15 punti in meno nella classifica di Serie A nella stagione in corsa, ma cosa succede adesso? La battaglia legale del club bianconero non è affatto finita qui, ovviamente. Questo è stato solamente il grado di giudizio, e sicuramente la Juventus farà appello contro la sentenza, presso il Collegio di garanzia del CONI.

Questo avverrà una volta che la Corte federale avrà depositato le motivazionoi del giudizio di oggi. Dopodiché verrà fissata una nuova udienza nei prossimi mesi, in cui tutta la posizione della Juventus verrà rivalutata. Al momento non è ovviamente possibile dire come si risolverà la vicenda, ma è potrebbe concludersi sia con una riconferma che con un’assoluzione del club bianconero, ma non con una riduzione dei punti di penalizzazione, dato che il CONI non ha questa competenza.

Nessun problema per gli altri otto club coinvolti nel processo e assolti oggi, che non rischiano più nulla anche in caso di ricorso della Juventus.

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