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Trincao inizia una nuova avventura allo Sporting Lisbona, che segna un’altra tappa nei controversi giri d’affari del suo procuratore Jorge Mendes.

Ve lo ricordate Francisco Trincão? Nel 2020, dopo una prima eccezionale annata al Braga a soli 20 anni, l’ala portoghese veniva acquistata dal Barcellona per 31 milioni di euro e indicata come una delle maggiori promesse del calcio europeo. Ma in blaugrana ha rivestito solo un ruolo marginale, e l’anno scorso è stato prestato al Wolverhampton, con cui ha concluso una stagione modesta con 3 gol e 1 assist in 30 partite.

Ieri, è stata ufficializzata la sua nuova destinazione: un altro prestito, stavolta di ritorno in Portogallo, nell’ambizioso Sporting Lisbona di Ruben Amorim, che spera di poter rilanciare il talento di Viana do Castelo. Ma dietro il curriculum altalenante dell’attaccante portoghese non si nasconde solo la difficoltà nell’adattarsi a contesti ambientali non semplici, bensì anche le manovre sospette del suo procuratore. Sì, stiamo parlando ovviamente di Jorge Mendes.

I numeri sospetti dietro i trasferimenti di Trincao

31 milioni dal Braga nel 2020, dicevamo. Una cifra molto consistente, per un ragazzo ancora giovane e con una sola stagione vera e propria da titolare all’attivo: un altro capolavoro di mercato di Jorge Mendes, che aveva fatto inserire nella trattativa una clausola per cui il 25% della cifra spesa per Trincão (7,5 milioni) andava in realtà alla sua società Gestifute in quanto intermediario.

Una commissione nascosta, dunque: una pratica illegale in cui però il procuratore portoghese è abbastanza esperto, come dimostra il prosieguo della carriera del talento ancora di proprietà del Barcellona. Infatti, dopo appena 1.309 minuti (3 gol e 2 assist) in blaugrana, Trincão è stato mandato un anno fa al Wolverhampton, una delle squadre di fatto controllate da Mendes, e con un altro accordo molto ambiguo, che si è concretizzato questa estate.

I Wolves hanno pagato 2 milioni per il prestito del giocatore, ma alla fine hanno deciso di non esercitare il riscatto. Normalmente, la storia sarebbe finita qui, e invece la clausola del contratto prevedeva che, al verificarsi di questa situazione, il club inglese dovesse versare al Barcellona altri 6 milioni di euro e ottenere in cambio il 20% della futura rivendita dell’attaccante portoghese.

Ora, Trincão va allo Sporting Lisbona con un altro prestito oneroso: i Leões pagano 3 milioni al Barça, e tra un anno potranno spenderne altri 7 per il riscatto, ma solo di metà del cartellino del giocatore! In questo modo, al Wolverhampton andrebbero solo 1,4 milioni di euro (il 20% dei 7 milioni del riscatto), e il Barcellona potrebbe poi cedere il resto del portoghese allo Sporting per altri 10 milioni, su cui non far valere la clausola pro-Wolves.

Ma non finisce qui, perché se dopo aver acquistato per intero Trincão (per un totale di 20 milioni) lo Sporting decidesse di cederlo, il Barcellona avrebbe diritto di ricompra a una cifra compresa tra 20 e 25 milioni. In pratica, lo Sporting rischia di non avere alcun guadagno concreto da questa trattativa, a meno di un exploit dell’attaccante nella prossima stagione. E, in tutto questo traffico, Jorge Mendes ha inserito una clausola nel contratto con lo Sporting che prevede che il 9,6% dello stipendio di Trincão vada come commissione nascosta proprio a Gestifute.

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