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Johan Cruijff dall’Ajax al Feyenoord: la storia del più grande tradimento della storia del calcio olandese.

Nell’estate del 1983 si consuma quello che è considerato il più grande tradimento della storia del calcio olandese. La leggenda dell’Ajax Johan Cruijff, l’uomo delle tre Coppe dei Campioni consecutive e di ben 9 titoli nazionali conquistati, accetta la corte dei rivali di sempre del Feyenoord. Un cambio di maglia incredibile e inaspettato, che ha dato vita a uno dei trasferimenti più clamorosi di sempre.

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Il trasferimento

Per undici anni Cruijff aveva vestito la maglia dell’Ajax. Dal 1964 al 1973, poi dal 1981 al 1983. Oltre alle tre Coppe dei Campioni e ai 9 campionati, il “Pelé bianco”, come lo ha ribattezzato il leggendario giornalista Gianni Brera, ha vinto con i lancieri sei Coppe nazionali e una Coppa intercontinentale.

Nell’estate 1983 la leggenda olandese ha 36 primavere sulle spalle, troppe per l’Ajax che decide di fare a meno della propria stella. L’età avanzata e qualche infortunio di troppo hanno convinto i lancieri che sia arrivato il momento di fare un passo oltre. Di staccarsi dal proprio passato luminoso e di lasciare andare Johan Cruijff. Il calciatore non la pensa però allo stesso modo, la sua vita da calciatore è tutt’altro che finita e la voglia di dimostrare quanto l’Ajax abbia sbagliato i propri calcoli è tantissima.

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Deluso e tradito, Cruijff decide dunque di accettare la corte degli eterni rivali. Feyenoord e PSV Eindhoven hanno immediatamente manifestato il proprio interesse per la leggenda Oranje, che sceglie Rotterdam ufficialmente perché è più vicina ad Amsterdam rispetto a Eindhoven, ma probabilmente anche per quell’orgoglioso senso di rivalsa che sta maturando verso l’Ajax che, dopo 11 bellissimi anni d’amore, lo ha scaricato senza pietà.

Cruijff al Feyenoord

“È come se Arafat diventasse presidente di Israele”. 

Così un tifoso ha commentato l’approdo di Cruijff al Feyenoord. Una frase che esemplifica al meglio l’incredibilità di quel trasferimento. I tifosi del club di Rotterdam restano spiazzati almeno quanto i rivali di Amsterdam da quell’assurdo evento. La gran parte dei tifosi accoglie con freddezza la leggenda olandese, non dimenticando i tanti anni con la maglia dei nemici. Per tutto l’anno manterranno quell’atteggiamento distaccato, a discapito poi di ciò che Cruijff farà in campo. Il noto autore televisivo olandese, David Kelijwegt, racconta che la madre, storica tifosa del Feyenoord, si girava dall’altra parte rispetto al campo ogni volta che Cruijff toccava il pallone al “De Kuip”.

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Nonostante dunque l’accoglienza fredda, la stagione di Cruijff al Feyenoord è leggendaria, come il resto della sua carriera. L’olandese, nell’annata 1983-1984, guida i biancorossi di Rotterdam alla conquista del campionato e della coppa d’Olanda. L’ex Ajax riesce a guadagnarsi il rispetto dei suoi nuovi tifosi, ma mai il loro amore. Ma probabilmente Johan nemmeno anelava a quell’amore, voleva solo dimostrare all’Ajax, il suo vero amore, che avrebbe ancora potuto dargli tanto. E riesce a farlo, giocando una stagione eccezionale, raccogliendo a fine anno 33 presenze e 11 gol.

Cruijff contro il suo passato

Cruijff sceglie di trasferirsi al Feyenoord firmando un contratto particolare: avrebbe guadagnato 5 fiorini per ogni biglietto venduto oltre i 20.000, che era la cifra media registrata l’anno precedente al De kuip. Nella stagione 1983-1984 la media sale a 25.000 spettatori, col picco di 60.000 tifosi registrato nel match contro l’Ajax. L’evento clou di quella stagione.

Il primo confronto tra Cruijff e la sua ex squadra risale al 19 settembre 1983. All’Olympisch Stadion, allora casa dei lancieri, l’Ajax strapazza il Feyenoord, infliggendo un durissimo 8-2 ai rivali. Un’umiliazione storica, la più grande sconfitta di sempre subita da una delle due squadre nel De Klassieker. Il ritorno a casa è a dir poco amaro per il Pelè bianco, ma qualche mese dopo arriva finalmente la tanto agognata rivincita.  

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Il 26 febbraio 1984 c’è la sfida di ritorno tra Feyenoord e Ajax al De Kuip. I padroni di casa s’impongono 4-1 e va in gol anche Cruijff. Il suo primo, e unico, gol in carriera contro l’Ajax. La vendetta viene poi suggellata col doppio trionfo in campionato e in coppa. Un successo dolceamaro per Cruijff, diverso da quelli con la maglia dei lancieri. Quelli sono stati frutto dell’amore, questi della rabbia, che in fondo non è altro che l’altra faccia, delusa e umiliata, proprio dell’amore.

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