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Una voce vorrebbe Joao Felix come obiettivo della Juventus per il dopo Dybala, ma mai come oggi sembra che una simile trattativa sia infattibile.

Prosegue la caccia all’erede di Paulo Dybala alla Juventus, e l’ultimo nome uscito è quello dell’asso portoghese dell’Atletico Madrid Joao Felix, un giocatore dall’incredibile talento ma che per molti è sempre stato un po’ sacrificato nel gioco di Simeone.

Nonostante questo, le possibilità di riuscere a portare il 22enne di Viseu a Torino sembrano abbastanza risicate, a meno di qualche miracolo. In primo luogo per gli elevati costi dell’operazione, e secondariamente perché non è affatto sicuro che i Colchoneros siano disposti a lasciarlo partire tanto facilmente.

Joao Felix alla Juventus, ma a che prezzo?

Partiamo dal ruolo di Joao Felix nell’Atletico Madrid. A lungo sembrato un pesce fuor d’acqua nel gioco del club spagnolo, il portoghese è andato però in costante miglioramento nell’ultimo periodo, al punto che Michele Pavese ha messo in evidenza su Tuttomercatoweb come oggi sia un giocatore decisivo nell’Atletico.

Ciò significa che, per riuscire a strapparlo ai Colchoneros, la Juventus dovrebbe stanziare una grossa somma di denaro, soprattutto considerando che tre stagioni fa il trequartista era stato acquistato dal Benfica per 127 milioni di euro. Secondo il sito Calciomercatoweb, i bianconero potrebbero ottenere uno sconto sul cartellino del giocatore, pagandolo più o meno quanto Vlahovic, cioè una settantina di milioni. Ma con le cifre dell’ingaggio (9 milioni di euro a stagione per un quinquiennale), il costo complessivo dell’operazione salirebbe a 115 milioni.

L’eventuale arrivo di Joao Felix sarebbe, sulla carta, un perfetto rilancio dopo la perdita della Joya, sia a livello tecnico che comunicativo, ma il portoghese richiederebbe qualche aggiustamento tattico ad Allegri. Il portale specializzato JuventusNews24 fa notare anche che i tifosi bianconeri non sarebbero molto persuasi dell’idea, a causa soprattutto dei frequenti infortuni del giocatore. Il problema, però, pare meno grave del previsto: se è vero che nella scorsa annata il giocatore è spesso assente per ragioni fisiche, in quella attuale ha rinunciato ad appena 7 partite, per due infortun e per il contagio da coronavirus.

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