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Joao Felix verso il Chelsea con un prestito con diritto di riscatto fino a fine stagione. Ma cosa non ha funzionato tra il portoghese e l’Atletico Madrid, e nello specifico con l’allenatore Diego Pablo Simeone?

Prestito oneroso da 11 milioni, più stipendio rimanente della stagione (ne prende 9 netti all’anno quindi possiamo pensare a 4.5) interamente a carico del Chelsea che non sta badando a spese pur di tornare competitivo. Joao Felix dopo Enzo Fernandez, pagato 127 milioni, insomma, ma i Blues languono a 10 punti dalla zona Champions in Premier. In altri tempi questo sarebbe stato un colpo sposta-equilibri in Europa, ma Joao Felix negli ultimi anni nella Liga si è dimostrato un acquisto sbagliato per l’Atletico Madrid, che l’aveva pagato ben 127.2 milioni dal Benfica nel 2019, quando il portoghese aveva appena vent’anni. Non si può dire nemmeno che con Simeone non stia giocando, il nativo di Viseu, ma di fatto i due non si sono mai presi e se non c’è ancora stata una cessione in via definitiva è solo perché l’Atletico non ha voluto ammettere dopo così poco tempo di aver sbagliato ad acquistare il portoghese.

Joao Felix Simeone la crisi

Giocare per Simeone non è facile per nessuno, specie per gli attaccanti. Bisogna avere delle peculiarità molto rare per andar bene al Cholo e al suo stile sparagnino, più votato a non prenderle che non a fare un gol più dell’avversario. Probabilmente la coppia di attaccanti ideale per il tecnico argentino, tra quelli che ha avuto a disposizione, è stata Diego Costa + Griezmann. Gente insomma capace di vedere la porta ma pure di rifilare qualche legnata in pressing ove possibile.

Questi due più ancora di Luis Suarez, finalizzatore sublime ma troppo poco interessato a dare fastidio alle difese rivali col pressing e il gioco duro. Nemmeno Morata va troppo bene, anche se il suo stile molto da uomo di raccordo in attacco va bene a Simeone, che invece con Joao Felix non ha mai davvero legato. Ci sono stati degli infortuni, è vero, a rallentare il processo di crescita del portoghese all’Atletico, ma si è trattato soprattutto di una questione tattica. Tecnicamente JF non si discute, ma è anche vero che il suo passaggio dal Benfica al top della Liga è arrivato dopo mezza stagione reale ad alto livello. Un trasferimento prematuro? Può essere, anche se all’inizio Joao Felix si stava comportando bene, prima di cominciare a infortunarsi e a ricadere sugli stessi problemi fisici.

Anche tatticamente il portoghese è un giocatore abbastanza atipico perché sarebbe un fantastico trequartista, o almeno lì giocava al Benfica ed è stato impiegato a sprazzi nella nazionale lusitana . Ruolo, il trequartista, che Simeone non concepisce. Nel senso che con lui ci vogliono due punte vere, in aggiunta molto peculiari. Dentro e fuori dall’undici titolare, senza fiducia e a volte lasciato in panchina, Joao Felix non poteva che finire ceduto prima che perdesse ulteriore valore. Il Chelsea potrebbe essere una buona opzione per il rilancio, anche se è tutta da vedere la sua titolarità in un reparto già abbastanza affollato.

Anche Manchester United e Arsenal pare avessero chiesto informazioni ma i Blues vogliono proprio azzannare il mercato dopo aver preso Badiashile in difesa e Fernandez (altro ex Benfica) in mezzo. Obiettivo primario ormai è la Champions League più ancora della Premier. A costo di spendere milioni su milioni a metà stagione, dimostrando di aver sbagliato tutto in estate. Londra per ripartire e poi provare a tornare quello che aveva incantato con la maglia del Benfica. Prima che di Joao Felix si inizi a parlare già di promessa non mantenuta. Sarebbe un peccato, ad appena 23 anni.

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