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La doppietta sul campo dell’Osasuna rilancia le quotazioni di Joao Felix, croce e delizia di un Atletico Madrid che ha bisogno di svoltare la propria stagione

Joao Felix è stato uno dei calciatori più chiacchierati dell’anno. Il motivo è molto semplice: la scorsa estate l’Atletico Madrid ha investito l’intera cifra incassata dalla cessione di Griezmann al Barcellona per strapparlo Benfica. Proprio per questo motivo il suo approdo in Spagna era stato caricato di hype, forse eccessivo ma assolutamente giustificato. Il talento portoghese ha dispensato lampi di grande calcio, pur non trovando ancora quella continuità che un po’ tutti si aspettavano.

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Sul campo dell’Osasuna, nella giornata che ha segnato il suo ritorno post infortunio, Joao Felix ha segnato la doppietta decisiva a spianare la strada ai Colchoneros, poi vittoriosi per 5-0 in trasferta in un match senza particolare storia. Prima un destro all’incrocio imparabile e poi un facile appoggio a porta vuota su assist di Diego Costa hanno permesso al lusitano di tornare a scrivere il proprio nome nella tabella dei marcatori. In mezzo, tante giocate di altissima classe che hanno mandato in tilt la difesa navarra.

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Joao Felix e la prima stagione in Liga: la faida con la stampa

Valutare oggettivamente la prima annata di Joao Felix all’Atletico Madrid è esercizio molto complicato. Da una parte ci sono i numeri incoraggianti tenuti dal ragazzo nei (rari) momenti in cui è stato arruolabile. A questi però fa da contraltare una campagna abbastanza bizzarra della stampa locale, che dall’autunno scorso non fa che rimarcare ciclicamente come dal portoghese ci si aspettasse di più. Anche i quotidiani di Madrid, storicamente più vicini al Real che all’Atletico, non hanno risparmiato critiche alla scelta del presidente Cerezo di fare all in sull’ex Benfica.

Che, nella stagione scorsa, aveva stregato tutti aiutando gli Encarnados a sfiorare la semifinale di Europa League, poi sfuggita in extremis nella doppia sfida con l’Eintracht di Luka Jovic. Ma Joao Felix ha dimostrato di avere le stimmate del predestinato: lanciato in prima squadra a 18 anni grazie alla geniale intuizione di Rui Vitoria, in patria gode di stima assoluta, a tal punto dall’aver ricevuto l’investitura di erede di Cristiano Ronaldo. I 126 milioni di euro di clausola rescissoria sono stati pagati, un po’ a sorpresa, per mettere a segno un colpo mediatico in grado da cancellare il tradimento dello stesso Griezmann.

I numeri di Joao Felix: pesano gli infortuni

Paradossalmente, a ‘bruciare’ Joao Felix è stato un precampionato giocato su livelli assurdi. Le sue reti segnate nel derby estivo disputato negli Usa, nel quale l’Atletico Madrid vinse 7-3, hanno alzato forse troppo le aspettative su un ragazzo che, in realtà, si sta ancora formando. Nonostante ciò, la sua annata è cominciata abbastanza bene, con 2 gol e 1 assist nelle prime sei partite in Liga ma, durante il match di ottobre pareggiato contro il Valencia, la caviglia sinistra ha cominciato a dare problemi. Il suo rientro, probabilmente troppo forzato, ha fatto sì che Joao Felix non riuscisse mai a riprendersi totalmente.

Ma in quel periodo l’Atletico andava male e aveva problemi a creare sbocchi efficaci davanti, con Simeone che aveva più volte provato a modificare l’assetto tattico della sua squadra, non riuscendo mai a trovare la quadra. Mancava una linea d’unione tra le due fasi di gioco: in sintesi, mancava Joao Felix. Che a fine novembre rientra, ma non è più al cento per cento: nei due mesi successivi i numeri diventano impietosi, in Spagna si chiedono se i Colchoneros non si siano portati a casa il più grande bluff della storia, mentre la stampa massacra il ragazzo. Poi, a fine gennaio, un’altra ricaduta completa l’opera.

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La rinascita e la centralità nell’Atletico Madrid

Lo stop contro il Leganes gli fa perdere tre partite molto importanti, nelle quali l’Atletico perde il derby di ritorno, vince a fatica col Granada e impatta in casa col Valencia. Il rientro, stavolta, è promettente, con le reti segnate al Villarreal e al Siviglia, prima del lockdown. I tre mesi successivi sono nuovamente un calvario: Joao Felix si allena poco e male, tanto da non essere disponibile per la trasferta di Bilbao. Un incubo che sembra tornare, spazzato via – definitivamente, si spera – dalla prestazione in casa dell’Osasuna. Ma perché il gioiello lusitano è così importante per il Cholo?

In primis, per la facilità con la quale lega i reparti. In secondo luogo, per la pericolosità e l’imprevedibilità che riesce a portare tra le linee, dialogando nello stretto con i compagni e saltando con efficacia l’avversario. Ultima, ma non per importanza, va sottolineata la sua duttilità tattica: in questo primo assaggio di Liga, Joao Felix ha ricoperto il ruolo di seconda punta, esterno destro e trequartista, disimpegnandosi con applicazione totale in tutte le circostanze. Di conseguenza, il ragazzo diventa un acquisto importante per questo rush finale, con l’Atletico impegnato nella lotta per il quarto posto e ancora in gioco in Champions League. Con un Joao Felix in più nel motore, sognare diventa lecito.

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