Jannik Sinner origini: dove è nato

Quali sono le origini di Jannik Sinner, il tennista che ha battuto ieri Novak Djokovic nelle Finals in corso di svolgimento a Torino

Jannik Sinner sta facendo sognare l’Italia intera. Il tennista ieri ha sconfitto Nole Djokovic in un match davvero tirarissimo ed al cardiopalma, facendo esplodere il pubblico di Torino, unanime nel tifare tutto per lui. Un talento cristallino che sta riscrivendo la storia di questo sport in Italia.

Al momento, infatti, nella classifica Atp è al quarto posto con la bellezza di 5490 punti, davanti a Rublev e Tsitsipas. Il giovane tennista 22enne è precedeuto solo da Djokovic, primo della classe, Carlos Alcaraz e Medvedev. Un risultato storico, considerato come dal 1973 in cui è stato introdotto nel tennis il sistema di calcolo computerizzato, nessun tennista italiano aveva raggiunto tale posizione.

Quali sono le origini di Sinner? Il tennista è nato nell’agosto del 2001 a San Candido, nella provincia autonoma dell’Alto Adige da una famiglia di madrelingua tedesca ma di fatto è originario di Sesto, un comune della Val Fiscalia. Fin da piccolo, come spesso accade ai bambini altoatesini, inizia a praticare lo sci peraltro con risultati davvero ottimi. Ad appena sette anni, nel 2009, si aggiudica il 32mo Gran Premio Giovanissimi e sembra destinato ad una carriera davvero brillante e fulgida. Ad otto anni inizia invece a praticare tennis in provincia di Bolzano. Andrea Spizzica ed Heribert Mayr sono i suoi primi insegnanti e lui inizia fin da subito ad applicarsi in questo sport.

La scelta definitiva arriva a 13 anni; opta per il tennis e nel 2014 arriva il tasferimento a Bordighera per proseguire e migliorare con l’applicazione in questo sport, seguito da Andrea Volpini e Riccardo Piatti fino al 2022. Almeno dal punto di vista di residenza, nel 2020 ha lasciato l’Italia per trasferirsi a Montecarlo.

Jannik Sinner genitori

I genitori di Jannik Sinner, come detto, sono entrambi di madrelingua tedesca. Hanspeter e Siglinde, entrambi lavorano in Val Fiscalina, una valle dell’Alto Adige che parte dal paese di Sesto in Val Pusteria ed arriva fino al Parco Naturale Tre Cime. Lavorano nel rifugio Fondovalle (Talschlusshütte) ed hanno un legame molto stretto con Jannik.

Classe 1964 Hanspeter, Siglinde è di due anni più giovane e sono una coppia molto affiatata. I due lavoravano insieme al Rifugio; l’uomo come cuoco, mentre la donna con un ruolo di cameriera dedita all’accoglienza dei clienti presenti in sala. Hanspeter, però, proprio per la sua bravura in cucina, ha avuto un ruolo davvero particolare; è infatti entrato nello staff di Jannik con il ruolo di cuoco lo scorso mese di marzo e da allora ha il compito di cucinare per il figlio e per tutto lo staff che ruota attorno al tennista.

Un modo anche per stare più vicino a Jannik ed accompagnarlo in giro per il mondo nei suoi tornei lasciando così l’Alto Adige ed il rifugio della Val Fiscalina per la quale ha lavorato per 20 anni, la metà della sua carriera da cuoco, come ha simpaticamente affermato lo stesso numero 4 del ranking Atp. Mamma Siglinde, invece, si occupa ora degli affari di famiglia e quindi anche della casa vacanze realizzata nell’appartamento di famiglia a Sesto Pusteria, in Alto Adige.

Come ha più volte rivelato il tennista, sono stati proprio i genitori a far appassionare allo sport Jannik, prima allo sci e poi al tennis così come Hanspeter e Siglinde hanno insegnato al figlio l’etica del lavoro, un principio base che applica alla perfezione il giovane 22enne.

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