Lo scorso weekend, allo stadio ‘Zini’ di Cremona, si è disputato un incontro importante tra Cremonese e Pisa, vinto dai nerazzurri di Filippo Inzaghi per 3-1. Tra gli spettatori era presente un ospite d’eccezione: un osservatore della Nazionale italiana di Luciano Spalletti. L’obiettivo? Monitorare alcuni giovani talenti, tra cui Matteo Tramoni, un esterno di origini italiane che, sebbene nato in Francia, potrebbe entrare presto nel radar azzurro.
Chi è Matteo Tramoni
Matteo Tramoni è un calciatore nato ad Ajaccio, in Corsica, nel 2000. Cresciuto calcisticamente nella squadra della sua città natale, il GFC Ajaccio, si è messo in luce fin da giovanissimo per la sua abilità di esterno d’attacco. La sua avventura in Italia ha inizio nel 2020, quando viene acquistato dal Cagliari, un salto importante per il giovane talento còrso. Successivamente, passa al Brescia in Serie B, dove trova maggiore spazio e continuità, migliorando le sue doti tecniche e tattiche. Oggi gioca per il Pisa, dove sta continuando a crescere e ad attirare l’attenzione degli osservatori, compresi quelli della Nazionale italiana.
Nonostante sia nato in Corsica e abbia mosso i primi passi nel calcio francese, Matteo Tramoni ha ottenuto la cittadinanza italiana a marzo 2024 grazie alle sue radici italiane. Questo nuovo status non solo arricchisce il suo profilo personale, ma apre anche la porta a una potenziale convocazione in azzurro. Nello stesso giorno anche Lisandru Tramoni, suo fratello, è diventato italiano.
Per Matteo Tramoni, l’interesse della Nazionale italiana rappresenta una grande opportunità. Grazie alla cittadinanza italiana e alle sue prestazioni in serie B dove ha realizzato 4 gol e servito 2 assist in 8 presenze in questa stagione, non è escluso che possa ricevere una chiamata futura, entrando a far parte del gruppo azzurro guidato da Luciano Spalletti, come già successo per altri talenti di origini italiane.
Non solo Retegui, gli altri oriundi nella nazionale italiana
Infatti Matteo Tramoni non è un’eccezione nel panorama calcistico italiano. Diversi calciatori di origini italiane, nati e cresciuti all’estero, hanno scelto di rappresentare l’Italia sul campo. Uno degli esempi più celebri è Mauro Camoranesi, nato in Argentina e protagonista della vittoria dell’Italia ai Mondiali del 2006. Camoranesi, di origini italiane, è stato un pilastro della Juventus e della Nazionale di Marcello Lippi, dimostrando come i legami culturali possano prevalere su quelli geografici.
Un altro caso recente è quello di Jorginho, nato in Brasile, che ha ottenuto la cittadinanza italiana grazie ai nonni e ha giocato un ruolo fondamentale nella vittoria dell’Italia agli Europei del 2020. Anche Emerson Palmieri e Rafael Tolói, entrambi brasiliani, hanno scelto di vestire la maglia azzurra, arricchendo la Nazionale con il loro talento.
A questi nomi si è aggiunto nel 2023 anche Mateo Retegui, centravanti argentino con origini italiane provenienti da Canicattì, in Sicilia. Retegui è stato convocato per la prima volta dall’allora commissario tecnico Roberto Mancini, alla ricerca di rinforzi in attacco. L’inizio della sua stagione in Serie A è stato esplosivo, con 11 gol in 11 presenze, confermandosi come uno dei giocatori più in forma del campionato e consolidando le sue possibilità di diventare un punto di riferimento per l’attacco azzurro.