L’Italia di Luciano Spalletti è pronta a scendere in campo per la prima volta. Quale sarà il modulo, le scelte e la sorpresa della prima uscita.
Tutto è pronto per un nuovo corso, un ciclo che è pronto a sbocciare, rigorosamente con Luciano Spalletti, l’uomo scelto per riportare in alto l’Italia dopo l’addio improvviso e roboante di Roberto Mancini. Il tecnico che ha lasciato il Napoli dopo lo scudetto vinto inizierà con delle certezze assolute, delle basi su cui potrà poggiare le future gerarchie e le rotazioni della Nazionale. In porta ci sono pochi dubbi e la scelta, a partire dal primo test contro la Macedonia, andrà su Gianluigi Donnarumma, titolare assoluto e senza troppo pensieri per qualità e rilevanza internazionale. Le alternative, però, non mancano: c’è Meret, che il nuovo Ct conosce bene, e ci sono anche Vicario, bravo a ritagliarsi subito un ruolo decisivo nel Tottenham e Provedel che nella scorsa stagione ha fatto molto bene con la Lazio. L’ex Milan è comunque sicuro del posto.
La difesa sarà quasi certamente a quattro per tutta la sua gestione e qui potrebbe nascere qualche problema. La maggior parte dei calciatori convocati per svolgere il ruolo di centrale, infatti, è abituato alla linea a tre, da Scalvini a Mancini, passando per Bastoni, decisivo in quella posizione con la maglia dell’Inter. Il talento nerazzurro dovrebbe partire comunque davanti nelle gerarchie, a discapito di Alessio Romagnoli, nonostante conosca meglio i movimenti che chiederà ai suoi Spalletti. Al suo fianco, il ballottaggio è aperto e alla fine potrebbe spuntarla anche Nicolò Casale che tanto bene sta facendo in biancoceleste in quella posizione. Non è detto, però, che il tecnico di Certaldo non voglia dare un’impronta diversa, guardare già al futuro e scegliere Scalvini, impostando una coppia nuova e di prospettiva per il destino azzurro.
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L’Italia di Spalletti: novità a centrocampo e il ruolo di Immobile
Il centrocampo è l’incognita maggiore, invece, soprattutto per le posizioni che gli interpreti che verranno scelti. Spalletti potrebbe optare per la mediana a due con una sorta di falso trequartista in posizione più avanzata o per un classico 4-3-3, scelta di sicuro preferita nelle prime fasi della nuova gestione, proprio per una questione di continuità e caratteristiche dei calciatori. In mediana, anzi in cabina di regia, potrebbe arrivare la sorpresa più grande, con Manuel Locatelli, ultimamente escluso da Mancini, che potrebbe partire titolare e con compiti parecchio importanti in copertura e in costruzione dell’azione. Al suo fianco, non è in discussione la presenza di Nicolò Barella, uno dei cardini di questa Nazionale, e sul centro sinistra ci sarà un ballottaggio vivo tra Sandro Tonali e Davide Frattesi, che Mancini stava lanciando in quel ruolo. In attacco, c’è l’imbarazzo della scelta, soprattutto sugli esterni: a sinistra, si alterneranno Mattia Zaccagni e Federico Chiesa, dall’altro lato c’è Matteo Politano, che Spalletti conosce bene per i trascorsi al Napoli, ma con Nicolò Zaniolo pronto a ribaltare le gerarchie. La punta dovrebbe essere inizialmente Ciro Immobile, anche nelle vesti di capitano, insidiato da Giacomo Raspadori e Mateo Retegui.