Isco alla Salernitana, l’affare per chi è? La voce di mercato più clamorosa delle ultime ore potrebbe concretizzarsi, ma sarebbe davvero un colpo?
Isco attualmente è senza squadra dopo aver rescisso anche in malo modo con il Siviglia prima di Natale. Ne parlavamo giusto qualche giorno fa, di come il talento dell’andaluso si fosse via via perso fino a diventare inservibile, un ex giocatore dallo stipendio ingombrante per di più convinto, chissà, di essere ancora decisivo. Ora se ne parlerebbe per la Salernitana, squadra che ha appena preso Ochoa, anche lui svincolato, ma che sembra caratterizzarsi per questi colpi un po’ “stagionati”, giocatori in là con gli anni senza pensare molto al futuro. Lo stesso ritorno di Piatek la scorsa estate andava in questa direzione, già presa del resto con la firma di Ribery due estati fa. Cosa se ne farebbe di Isco, che a Siviglia prendeva uno stipendio di 3 milioni di euro? Gliene offrirebbe altrettanti o qualcosa in meno? E poi nel 3-5-2 di Nicola che posto occuperebbe o a chi ruberebbe il posto da titolare? Coulibaly? Maggiore? Isco è un fantasista che ama avere il pallone tra i piedi, giostrare dalla sinistra entrando verso il centro, con pochissima attitudine difensiva e una condizione fisica via via sempre più precaria. Merita un posto da titolare in Serie A o è solo un’idea buttata lì per attirare l’attenzione?
Isco e gli altri “colpi”
Purtroppo sembra che il nostro campionato sia diventato sempre più un luogo dove le ex stelle vengono a svernare. Altro nome che sta circolando in queste ore è quello di Nainggolan, fatto fuori dall’Anversa (non proprio il Real Madrid) e a caccia di un ingaggio. Lo stesso Ochoa alla Salernitana, d’accordo, è un gran colpo in quanto a nomi ma abbiamo visto che “Memo” è un portiere che a parte i mondiali dove si esalta con la sua nazionale, quella messicana, non è che in Europa abbia un gran palmares. Ma ce li ricordiamo tutti altri colpi o presunti tali, specie delle piccole e medie squadre, che attirate dal nome del tal giocatore ci si fiondano scoprendo poi di aver preso un mezzo bidone. L’elenco è davvero lungo. Nani al Venezia, per dire, ha combinato qualcosa? Un paio di assist, fine del discorso. Ora è in Australia a svernare, letteralmente. Risulta un bel po’ triste essere qui a notare l’evidenza, mentre direttori sportivi e in generale i dirigenti non riescono ad andare oltre strategie piuttosto miopi. Cambierà la tendenza nel 2023? Ce lo auguriamo. Anche perché altrimenti rischiamo di perdere competitività.