Inter Real Madrid, cinque precedenti da ricordare. Le partite piĆ¹ belle fra la squadra nerazzurra e i Blancos
Inter-Real Madrid ĆØ una classica del calcio europeo tra due squadre della nobiltĆ continentale. Siamo andati a ripescare cinque partite da ricordare tra nerazzurri e blancos, tra quelle giocate a San Siro o in campo neutro.
27 maggio 1964: Inter Real Madrid 3-1
Prater di Vienna, finale di Coppa dei Campioni: da un lato i nerazzurri, un gruppo di ragazzi al primo grande appuntamento europeo, e dall’altro le leggende in maglia bianca.
Quando fuori dagli spogliatoi Sandro Mazzola passa accanto ad Alfredo Di Stefano rimane a bocca aperta. Quello ĆØ āLa saeta rubiaā, uno dei piĆ¹ grandi giocatori di tutti i tempi: a quasi 38 anni, detta ancora legge.
E con lui Ferenc Puskas, un altro monumento un po’ āvecchiettoā che di anni ne ha solo 37. Poi Gento, Amancio, insomma, il Real Madrid dell’epoca, che ha giĆ vinto cinque volte la Coppa Campioni.
In campo, perĆ², l’Inter domina trascinata dallo stesso Mazzola, che segna due gol, il primo e l’ultimo della serata. In mezzo il raddoppio di Milani e la rete della speranza madridista di Felo.
E Di Stefano? Annullato dalla marcatura a uomo di Carlo Tagnin, biondo mediano pronto a seguirlo anche in bagno, volendo.
Finisce la partita, nerazzurri campioni d’Europa per la prima volta, Mazzola corre dalla āSaeta Rubiaā per scambiarsi le maglie. Lo ferma Puskas: āRagazzo, prendi la mia. Ho giocato contro tuo padre Valentino. Sei degno di luiā. Di Stefano si ritirerĆ poche settimane dopo.
15 febbraio 1967: Inter Real Madrid 1-0
Il āMago Herreraā aveva la grande capacitĆ di trovare risorse dai giocatori piĆ¹ improbabili. Abbiamo appena visto Tagnin capace di annientare Di Stefano, ma in questa andata dei quarti di finale della Coppa dei Campioni, el hombre del partido ĆØ sulla stessa lunghezza d’onda.
Renato Cappellini, centravanti di Soncino, ĆØ l’eroe di quella cavalcata europea dell’Inter che si concluderĆ con la sconfitta in finale per mano del Celtic Glasgow.
Comincia qui un trimestre d’oro, in cui tra Domenghini, Mazzola e Corso segna reti una piĆ¹ pesante dell’altra.
Ć un Real Madrid che sta ricostruendo dopo l’era dorata delle super stelle, ma fa sempre paura. A San Siro Cappellini piazza una zampata di rapina, su cross di Mazzola.
Nel dubbio, timbrerĆ anche al ritorno, dove l’Inter vincerĆ 2-0 in quello che a tutt’oggi ĆØ l’unico trionfo nerazzurro al Bernabeu in gare ufficiali.
10 aprile 1985: Inter Real Madrid 2-0
āNoventa minuti en Bernabeu son molto longosā. Ć una delle frasi piĆ¹ citate in Spagna quando bisogna andare in casa del Real Madrid a difendere un risultato.
A pronunciarla ĆØ Juanito, attaccante dei blancos, in questo italiano maccheronico, dopo la partita d’andata della semifinale di Coppa Uefa di quell’edizione.
L’Inter allenata da Castagner a San Siro gioca una gara quasi perfetta. Altobelli si fa abbattere da Isidro in area, rigore che Brady trasforma.
āSpilloā si mangia una buona occasione prima di raddoppiare, servito da un Rummenigge semplicemente imprendibile per il Real.
Ć un 2-0 che potrebbe anche diventare piĆ¹ largo, ma i nerazzurri non riescono a sfondare. In fondo anche quello ĆØ un buon risultato.
Peccato che al ritorno, in 90 minuti effettivamente āmolto longosā il Real Madrid di Butragueno, Valdano e Martin Vazquez ribalterĆ la situazione con un 3-0, grazie alla doppietta di Santillana.
25 novembre 1998: Inter Real Madrid 3-1
La grande notte di Roberto Baggio in uno dei momenti piĆ¹ assurdi nella storia dell’Inter, che di lƬ a un paio di giorni licenzierĆ l’allenatore Gigi Simoni.
Fase a gironi della Champions, all’andata il Real aveva dominato, 2-0, i nerazzurri non erano riusciti a tirare nemmeno un calcio d’angolo e il punteggio avrebbe potuto essere ben piĆ¹ umiliante.
A San Siro segna Zamorano, ex di turno, pareggia Seedorf, che dell’Inter vestirĆ la maglia di lƬ a un anno, circa. Per vincere la partita allora Simoni al 68′ decide di buttare nella mischia Roberto Baggio, arrivato in estate dopo una stagione da antologia al Bologna. Gli fa posto proprio Zamorano.
Serata piovosa, Roby si affianca a Ronaldo in attacco. Pensate, due dei migliori calciatori degli anni Novanta assieme. L’1-1 sta bene al Real, che rimarrebbe primo nel girone, ma Baggio non ĆØ d’accordo: dai e vai con Simeone in area e rasoterra che spiazza il portiere Illgner per il 2-1.
L’apoteosi, al 90′, ancora con il numero 10, che non ha piĆ¹ il codino ma sprizza sempre classe da tutti i pori. Break sul filo del fuorigioco, Illgner scartato e comoda doppietta a porta vuota.
Inter prima nel girone, ma Simoni paga con un assurdo esonero.
25 novembre 2020: Inter Real Madrid 0-2
L’unica occasione in cui nerazzurri e blancos hanno giocato a porte chiuse. Colpa della pandemia di Covid-19, che lascia il calcio senza pubblico per oltre un anno, dal febbraio del 2020.
Anche qua, gironi di Champions League. Situazione ingarbugliata in cui entrambe le squadre rischiano di uscire, data la spinta in contemporanea dello Shakthar e del Borussia Moenchengladbach.
Il Real ha vinto 3-2, tre settimane prima, ma ĆØ in crisi nera in campionato e si presenta a Milano senza Benzema, il suo attaccante migliore. A San Siro Inter favorita sulla carta, ma tradita dal nervosismo di Vidal, che si fa cacciare per proteste reiterate dopo mezz’ora.
A quel punto gli ospiti, giĆ passati in vantaggio con Hazard su rigore, controllano e raddoppiano nella ripresa. Ć una sconfitta che di fatto riduce al lumicino le speranze Champions dell’Inter, che infatti uscirĆ addirittura da ultima nel girone.