Infortunio per Alessio Romagnoli ieri nel primo tempo della partita tra Lazio e Atalanta. Il difensore è stato sostituito da Patric, ma vediamo per quanto ne avrà.
Al 38esimo del primo tempo Romagnoli è stato vittima di un infortunio muscolare. Il capitano della Lazio ha probabilmente sentito tirare il flessore della coscia sinistra dopo uno scatto per tentare di contrastare Hojlund. In un’azione peraltro conclusasi con un tiro a lato del centravanti atalantino.
Sarri costretto al cambio e forse non casualmente Lazio a picco coi due gol subiti da Zappacosta prima e dello stesso Hojlund nel secondo tempo. Al posto di Romagnoli è entrato Patric, che però non è la stessa cosa dell’ex milanista, in coppia con Casale.
Un infortunio, comunque, quello del numero 13, che tiene in apprensione l’ambiente laziale.
Romagnoli quali e quante partite salta
Un vero peccato l’infortunio proprio adesso che ricominciano le coppe europee e il calendario si infittisce. Sappiamo anche che Romagnoli per Sarri è assolutamente imprescindibile, per cui sarà difficile sostituirlo.
Problema muscolare al flessore, naturalmente in base alla gravità cambia tutto. Se si trattasse di uno stiramento Romagnoli è probabile che resti fuori almeno un mese, con la speranza di rientrare per il derby del 19 marzo oppure con calma dopo la sosta per le nazionali.
Nel primo caso salterebbe sei partite, cominciando dalla doppia sfida al Cluj in Conference League giovedì 16 febbraio e giovedì 23 febbraio. In campionato verrebbe a mancare per Salernitana Lazio del 19 febbraio, Lazio Sampdoria del 27 febbraio, Napoli Lazio del 3 marzo e Bologna Lazio dell’11 marzo. Poi il derby, anche lì tutto da valutare, il 19 marzo.
Se invece dovesse trattarsi di qualcosa di più leggero allora in un paio di settimane si potrebbe rivedere in campo Romagnoli, magari con l’obiettivo di rientrare per la delicata sfida del Maradona contro il Napoli il 3 marzo. Il calendario strapieno di certo non aiuta a recuperare con calma.
Sarri ha parlato in conferenza stampa di “sensazione di contrattura”. Il medico sociale Fabio Rodia ha aggiunto: “Per prudenza l’abbiamo fatto uscire. Abbiamo bisogno di 48 ore per capire il problema. Speriamo di esserci fermati in tempo, a caldo non abbiamo una diagnosi precisa. Va considerato che ha sempre giocato tutte le partite, è stato sottoposto ad un grande stress psicofisico”.
Era comunque da un anno circa che Romagnoli non si infortunava a livello muscolare, da quando era ancora al Milan e dovette fermarsi quasi un mese per un guaio agli adduttori. In precedenza era rimasto ai box un altro paio di settimane sempre per un problema simile. Da allora tutto liscio, specie in questa stagione alla Lazio dove è diventato da subito un leader della squadra.
Una Lazio che senza Romagnoli dietro rischia di perdere un pilastro della difesa, perché come abbiamo visto la coppia formata da Casale e Patric non dà lo stesso affidamento dell’ex capitano del Milan.