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Il Manchester City ha battuto l’Inter in finale di Champions League, ma rischia una clamorosa revoca del titolo, che potrebbe essere assegnato ai nerazzurri.

La stagione del grande calcio europeo si è conclusa e il Manchester City ha portato a casa uno storico Triplete, sconfiggendo ieri sera l’Inter nella finale di Champions League. Per la prima volta, i Citizens hanno alzato la più importante delle coppe targate UEFA, ma per loro potrebbero emergere grossi problemi nel prossimo futuro, che potrebbero addirittura invalidare tutto.

Infatti, il club di proprietà del City Football Group, e quindi del fondo sovrano degli Emirati Arabi Uniti, è da tempo nel mirino sia della UEFA che della Premier League, per via delle sue operazioni commerciali. Il City è infatti stato spesso accusato di aver violato il Fair Play Finanziario, e sebbene non sia ancora mai stato condannato per questa ipotetica infrazione, delle indagini sono ancora in corso. Cosa rischia il club inglese, nel caso in cui dovesse essere trovato colpevole? Le sanzioni potrebbero portare anche alla revoca dei trofei vinti negli ultimi anni.

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Champions League: perché può essere revocata al Manchester City

Le accuse di violazioni del Fair Play Finanziario da parte del Manchester City circolano da tempo. Nel 2020, il club venne messo sotto indagine dalla UEFA e infine squalificato per due anni dalle competizioni europee. La società aveva però ricorso al TAS di Losanna, che aveva annullato la squalifica, ritenendo che la UEFA non avesse portato sufficienti prove per dimostrare la colpevolezza del club.

Nel febbraio 2023, però, la Premier League ha annunciato di stare conducendo un’altra indagine sulle possibili violazioni commesse dai Citizens. Secondo i media britannici, sarebbero state individuate almeno 100 infrazioni commesse tra la stagione 2009/2019 e la stagione 2017/2018. Ma anche le annate successive sarebbero sotto osservazione.

Al momento si sta ancora attendendo che l’indagine venga terminata e si arrivi a un dibattimento processuale, in cui si stabilirà se effettivamente il Manchester City è colpevole o meno delle accuse. Quel poco che è emerso finora, però, sembra essere molto grave, e il rischio di una condanna è concreto. Anche perché le regole della Premier League non prevedono la possibilità di appello al TAS, che già tre anni fa salvò i Citizens. Ciò che rischia il Manchester City a causa di questa inchiesta della Premier League va da una semplice ammonizione a una sanzione monetaria, fino anche a una penalizzazione in classifica o, in casi estremi, a un’espulsione dalla massima divisione inglese.

In tutto questo, quindi, non è prevista alcuna revoca dei titoli asseganti, considerando anche che le eventuali penalizzazioni verrebbero applicate sulla stagione successiva a quella in cui è stata emessa la sentenza. Le cose potrebbero cambiare però in sede UEFA: se infatti dovessero essere riscontrate, nel corso dell’indagine, delle violazioni commesse tra il 2018 e il 2023, la confederazione internazionale potrebbe riportare a processo il City. Tutti i titoli vinti negli anni precedenti dal club sono salvi, dopo l’assoluzione del TAS e la sopravvenuta prescrizione, ma quelli più recenti no, come conferma Pippo Russo su Domani: “I titoli vinti nelle scorse stagioni potrebbero essere revocati, qualcuno si è spinto a parlare di retrocessione”.

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La Champions League potrebbe essere assegnata allInter?

Quindi, anche la Champions League appena conquistata dal Manchester City sarebbe a rischio revoca. Per ora è ancora difficile dire quanto questo epilogo sia probabile, dato che non è chiaro se siano state individuate violazioni da parte del City nelle ultime cinque stagioni e in quest’ultima in particolare. La revoca della Champions resta dunque un’ipotesi possibile, ma al momento remota e improbabile.

Cosa succederebbe, però, se effettivamente il trofeo dovesse essere tolto al Manchester City in caso di condanna? Si tratterebbe di un evento storico, visto che finora una simile eventualità non si è mai verificata, e quindi è anche difficile immaginare cosa potrebbe decidere la UEFA. In linea di principio, se la Champions League 2022/2023 dovesse venire revocata ai Citizens, verrebbe assegnata d’ufficio all’Inter.

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