Inchiesta calcioscommesse: il calcio italiano è scosso in queste ore da un nuovo scandalo scommesse che coinvolge giocatori importanti della Nazionale.
Prima Fagioli, poi Tonali e Zaniolo, adesso Zalewski: si allarga il caso calcioscommesse, a causa delle rivelazioni di Fabrizio Corona. Già quattro noti calciatori di Serie A sono stati esposti sui social dell’ex fotografo delle star (e pregiudicato con una condanna in Cassazione), e secondo quanto riferito sul profilo Instagram della testata Dillinger News ce ne sarebbero molti altri. In queste ore molto frenetiche si stanno susseguendo rivelazioni e notizie spesso false e non verificate, per cui diventa necessario fare chiarezza su ciò che sta accadendo.
Il caso è scoppiato mercoledì 11 ottobre 2023, quando La Stampa ha pubblicato la notizia secondo cui Nicolò Fagioli della Juventus era indagato dalla Procura di Torino in un caso di scommesse su siti illegali. Il reato contestato comporta una sanzione penale, ma in generale i calciatori professionisti non possono scommettere nemmeno sui siti legali, pena un’ammenda di minimo 25.000 euro e una squalifica di almeno 3 anni. Gli avvocati del giocatore hanno subito chiarito che Fagioli si sarebbe autodenunciato, ciò avrebbe parlato alla Procura prima di sapere dell’indagine, decidendo di collaborare con la giustizia. Un aspetto da non sottovalutare, perché potrebbe comportare uno sconto di pena sia a livello penale che sportivo.
Tuttavia il caos è andato espandendosi il giorno seguente, quando Fabrizio Corona ha annunciato su Instagram di essere in possesso dei nomi di altri indagati. Nel pomeriggio di giovedì, l’ex paparazzo ha rivelato che nell’indagine sono coinvolti anche due calciatori della nazionale italiana. Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo. I due giocatori sono stati immediatamente raggiunti dalla Polizia a Coverciano, e accompagnati dal capo delegazione azzurro Gianluigi Buffon a parlare con le forze dell’ordine. Successivamente, la FIGC ha comunicato che, a prescindere dalla natura dei fatti contestati, i due giocatori non erano nelle condizioni psicologiche di scendere in campo con l’Italia, e sono stati congedati.
Se nel caso di Fagioli è stato subito detto dai legali del giocatore che il bianconero ha riconosciuto la sua colpevolezza (questo è successo ad agosto 2023, non al momento della rivelazione della Stampa), con Tonali e Zaniolo questo non sarebbe ancora successo, da quanto è noto. Nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 13 ottobre, l’Ansa ha riportao che Zaniolo avrebbero ammesso la sua responsabilità, ma assicurando di non aver mai scommesso sul calcio né di sapere di averlo fatto su siti illegali. Questo contrasta con le rivelazioni del giorno prima di Corona, secondo cui Zaniolo avrebbe scommesso addirittura su un match della Roma di Coppa Italia, durante il quale lui rimase in panchina.
Poco dopo le 14.00 del 13 ottobre, Corona ha rivelato il nome del quarto calciatore indagato: si tratta di Nicola Zalewski della Roma.
Caso calcioscommesse: il ruolo di Fabrizio Corona
Fabrizio Corona è il grande protagonista di questo caso scommesse nel calcio italiano, ma in realtà, nonostante la visibilità social che sta ottenendo grazie alle sue rivelazioni, il suo ruolo nell’inchiesta è molto marginale. Corona sta suggerendo l’idea di stare indagando “in parallelo” con la Procura di Torino, se non addirittura di anticiparla, ad esempio sottolineando come la Polizia sia andata a parlare con Tonali e Zaniolo solo dopo la sua rivelazione. Le cose, però, non sembrano stare così: è vero che lui diede la notizia del coinvolgimento di Fagioli ad agosto (quindi molto prima rispetto alla rivelazione della Stampa), ma a quell’epoca il giocatore aveva già deciso di collaborare con la magistratura. Da quanto si apprende, l’inchiesta della Procura piemontese è stata aperta addirittura nel 2022, ben prima delle rivelazioni di Dillinger News.
Fin dalla giornata di giovedì si è creato un grande interesse attorno a chi possa essere la fonte di Corona. Per questo motivo, l’ex fotografo delle star è stato sentito dalle autorità. Come comunicato da La Repubblica venerdì mattina, sono stati avviati accertamenti per capire l’identità della fonte di Dillinger News, che sembrerebbe provenire da “ambienti romani”.