Paulo Fonseca non è più l’allenatore del Milan. Dopo il deludente pareggio contro la Roma per 1-1, la società rossonera ha deciso di sollevare il tecnico portoghese dal suo incarico. Il match, valido per il 18° turno di Serie A, ha visto le reti di Tijjani Reijnders e Paulo Dybala nel primo tempo, ma non è bastato a salvare la panchina di Fonseca. La notizia è stata confermata dallo stesso allenatore all’uscita da San Siro: “Sì, sono uscito dal Milan. È la vita, è così. Ho la coscienza calma, ho fatto tutto quello che potevo fare,” ha dichiarato Fonseca ai microfoni di Sky Sport, poco prima di lasciare lo stadio.
Conceição, l’erede scelto dalla societÃ
Il Milan ha già individuato il successore: Sergio Conceição, un altro tecnico portoghese, che guiderà la squadra fino al termine della stagione, con un’opzione di rinnovo. L’accordo con l’ex allenatore del Porto è stato raggiunto nei giorni scorsi, segno che la dirigenza aveva pianificato il cambio già prima del match con i giallorossi.
La posizione della società e le responsabilità dei giocatori
L’esonero di Fonseca arriva in un momento delicato per il Milan, che sta vivendo una stagione di alti e bassi. Dopo la gara contro la Roma, Theo Hernandez, capitano della squadra, è stato visto uscire dallo stadio poco dopo il tecnico. La tempistica ha alimentato speculazioni su un incontro tra i dirigenti e il giocatore, forse per sottolineare che da ora in avanti i calciatori non avranno più alibi.
Il cambio alla guida tecnica sembra quindi mirato a scuotere un ambiente che ha faticato a trovare continuità . Sergio Conceição avrà il compito di rimettere il Milan in carreggiata e rilanciare le ambizioni di una squadra che punta ancora a obiettivi importanti in questa stagione.
I tifosi però sui social criticano la società . Secondo Peppe Di Stefano, inviato di Sky Sport, i contatti con Conceição erano già iniziati a inizio settimana. Questo dettaglio evidenzia come il destino di Fonseca fosse segnato, indipendentemente dal risultato contro la Roma. “Il cambio è avvenuto come se fosse tutto nato all’improvviso, ma c’erano nove giorni di tempo per fare questa scelta,” ha sottolineato Di Stefano, riferendosi al periodo post pausa invernale.
Un aspetto sottolineato anche da tantissimi sostenitori rossoneri che vedono tanta confusione in merito alle scelte fatte dalla società .