Florent Ghisolfi, direttore sportivo della Roma, ha scatenato una marea di discussioni con le sue dichiarazioni rilasciate al Social Football Summit, evento di riferimento per il mondo del calcio, tenutosi nella Capitale. Durante il suo intervento, Ghisolfi ha risposto a domande sul momento delicato che sta attraversando il club giallorosso, facendo un paragone con il Napoli, che lo scorso anno ha vissuto una stagione da dimenticare e ora è primo in classifica e alla sosta per le nazionali è di fatto la miglior squadra della serie A.
Alla domanda su come affrontare una situazione difficile, Ghisolfi ha risposto con un esempio che ha fatto storcere il naso ai tifosi romanisti: “Guardiamo il Napoli dello scorso anno e guardiamo il Napoli adesso. Dobbiamo lavorare per credere nel progetto. Difficile essere pronti a questo, ma la cosa positiva è che abbiamo la consapevolezza che il club non si sta muovendo male: c’è calma, Friedkin è concentrato sul lavoro”.
Un parallelo che, per quanto possa essere considerato strategico dal punto di vista calcistico, tocca un nervo scoperto per i tifosi romanisti, storicamente in contrasto con il Napoli. L’idea di “prendere ispirazione” dal lavoro fatto dalla società partenopea, capace di costruire una squadra vincente anche attraverso cessioni dolorose e acquisti mirati, non è stata accolta con entusiasmo da una parte della tifoseria.
Una nuova strategia per il mercato
Ghisolfi ha anche spiegato come la Roma stia pianificando il suo futuro, abbandonando un modello basato sui prestiti di giocatori esperti e costosi per puntare su profili più giovani e sostenibili: “Abbiamo modificato la strategia. Preferiamo investire nel lungo termine invece di prestiti con giocatori esperti ma con salari elevati. Ad esempio, Manu Koné lo ammortizziamo in 5 anni e il costo è inferiore rispetto a Renato Sanches, ma con Koné diamo valore aggiunto. Diminuiremo l’età della squadra”.
Questa nuova linea segue il modello già adottato da diversi club europei di successo, ma richiede pazienza da parte di una piazza passionale come quella romanista, che fatica a digerire i risultati deludenti. Il riferimento al Napoli, oltre a sollevare polemiche, potrebbe indicare un cambio di rotta necessario per la Roma, soprattutto in una stagione che finora non ha rispettato le aspettative. I tifosi giallorossi chiedono non solo progettualità, ma anche risultati immediati. Se il Napoli dello scorso anno ha rappresentato un modello di successo, per i romanisti è fondamentale che i giallorossi riescano a trovare una propria identità senza vivere nell’ombra di altri club.
La strategia delineata da Ghisolfi punta a ridurre i costi mantenendo alta la competitività. Se questo cambiamento riuscirà a portare risultati nel medio-lungo termine, solo il tempo lo dirà. Per ora, la sfida del direttore sportivo è convincere la tifoseria che la Roma può imparare dalle eccellenze calcistiche, senza tradire la propria storia e ambizione.