Igor è una delle nuove proposte della Fiorentina. Dopo averci messo un po’ a emergere, si sta ritagliando uno spazio importante nello scacchiere di Prandelli
Da quando Cesare Prandelli si è seduto nuovamente sulla panchina della Fiorentina ci si aspetta che i viola sfoderino una prestazione maiuscola. La squadra si è tenuta in serbo la prima vittoria per festeggiare il Natale, andando a dominare la Juventus a domicilio. Sia chiaro, l’espulsione di Cuadrado ha semplificato il lavoro, ma Ribery e compagni hanno comunque offerto un’ottima prova,
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Nell’eccellenza generale è spiccata la partita di Julio dos Santos de Paulo, in arte Igor. Il difensore brasiliano ancora una volta è partito titolare, all’interno di un 3-5-2 che per larghi tratti è sembrato un modulo con la difesa a cinque. Nella quale, con grande autorità, Igor si è disimpegnato egregiamente nel ruolo di centrale di sinistra, offrendo una prova completa e ordinata.
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Prezioso ma poco considerato
Il fatto che Igor stia trovando molta continuità a livello di presenze stupisce parecchio, visti i pregressi e le scorie che il ragazzo si portava dietro dalla stagione passata. Arrivato nel mercato di gennaio dalla Spal, il suo acquisto non è mai stato capito fino in fondo. Perché andiamo su un carneade, seppure con un minimo di esperienza in Serie A, per puntellare una difesa già molto completa?
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Se lo chiesero in molti, soprattutto tra i tifosi, la maggior parte dei quali, forse, ancora oggi non giustifica i 5 milioni più 2 di bonus che la Fiorentina stessa dovrà investire a giugno 2021, quando scatterà l’obbligo di riscatto dalla Spal. Igor ha lavorato in silenzio e, pur in un reparto con fortissima concorrenza, si è finalmente ritagliato uno spazio, mettendo insieme 8 presenze in stagione fino a oggi.
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Ottimo contro la Juventus
Igor ha giocato una buonissima partita contro la Juventus, schierato sul centrosinistra di una difesa molto accorta e attenta a non subire il vigore avversario. Dalla sua parte sono spesso transitati Morata e Ramsey, prima dei rispettivi cambi, ma anche Cuadrado, almeno nei primi minuti di match. Igor ha girato su buonissimi numeri, vincendo 7 duelli totali e toccando 50 palloni con il 91% di precisione.
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E poi 1 dribbling, solo 6 palloni persi e 2 falli commessi. Insomma, una prestazione molto precisa che forse, finalmente, giustifica il fatto che la Fiorentina abbia deciso di inserirlo nelle rotazioni di rosa. Igor è arrivato in Italia nel 2019, alla Spal, dopo essere stato gestito per anni dal Salisburgo. A Ferrare si è fermato poco, giusto sei mesi, prima di spiccare il volo verso Firenze.
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Chi è Igor, ruolo e caratteristiche tecniche
Igor ha cominciato la propria carriera nel ruolo di terzino sinistro, ma ben presto si è messo in evidenza come profilo particolarmente duttile. Infatti, oltre a poter stazionare nella zona esterna del campo, da tempo è stato dirottato in una parte più centrale. Sia alla Spal, con Leonardo Semplici, che alla Fiorentina, Igor ha sempre giocato come difensore centrale, talvolta da ‘braccetto’ a sinistra o proprio in mezzo nei tre.
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In quest’ultima posizione ha evidenziato più difficoltà. Niente di anormale, visto che non è usuale vedere un calciatore di piede mancino muoversi in quella slot. Riportato a sinistra è tornato a rendere meglio. Tecnica da brasiliano, buone attitudini da impostatore di gioco, Igor ha solo 22 anni (è un classe ’98, come il suo numero di maglia) e quindi ampi margini di crescita.
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La Fiorentina, che in estate aveva pensato di rimandarlo indietro, al momento se lo tiene stretto. D’altronde, se da giovanissimo Red Bull ti aveva scelto, qualche motivo ci sarà. Ora manca ancora un po’ di continuità nelle prestazioni. Contro la Juventus, per farlo giocare Prandelli ha allargato a sinistra Caceres, esperiemento che nell’anno nuovo potrebbe essere tranquillamente ripetuto. Proprio, per lanciare definitivamente Igor.
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