Dazn ha aumentato di nuovo i prezzi per la prossima stagione e l’accordo per trasmettere la Serie A in esclusiva fino al 2029 non fa ben sperare gli utenti.
Dazn l’ha rifatto, ancora una volta. Dopo aver cavalcato l’onda del rinnovo del contratto dei diritti televisivi fino al 2029 con un investimento di 700 milioni di euro versati alla Serie A e diverse revenue calcolate al 50 per cento in base al numero di abbonamenti diretti sottoscritti sulla piattaforma oltre una certa soglia a gennaio con un primo aumento dei prezzi dei propri servizi, sulla linea del traguardo della stagione ha annunciato un nuovo rincaro previsto per il prossimo anno.
La piattaforma streaming ha iniziato a trasmettere in esclusiva sette gare della nostra Serie A nel 2021 (e tre in co-esclusiva con Sky) e da quel momento ha continuato a crescere sia dal punto di vista della qualità del servizio – il cui punto più basso è stato nel terribile gennaio 2022 – che nei prezzi, per far fronte a spese sempre maggiori per assicurarsi la continuità di servizio e la stabilità della propria piattaforma. Per offrire un servizio diversificato e appetibile, Dazn ha scelto di fornire tre piani differenti, start, standard e plus, che nelle ultime settimane hanno ricevuto un nuovo rincaro, sia nei piani annuali che in quelli mensili. Si, perché la piattaforma ha dato vita anche a forme di abbonamento con pagamento annuale in un’unica soluzione, annuale suddiviso in rate o mensile, con prezzi differenti che premiano la fedeltà dell’utente e che dipendono anche dalla libertà di recedere in qualsiasi momento il proprio abbonamento.
Il piano start è quello generalista, nel quale il calcio è rappresentato solamente dalla Women Champions League lasciando spazio al basket italiano ed europeo, il volley con competizioni nazionali ed internazionali sia maschili che femminili e i canali di Eurosport sui quali è possibile seguire il Giro d’Italia, il Roland Garros o le prossime Olimpiadi. Il costo per il pass annuale è di 8,25 euro al mese con 99,00 euro di pagamento in un’unica soluzione, o 11,99 euro al mese per la formula rateizzata di dodici mesi. Fino al 26 maggio è poi possibile attivarlo al prezzo promozionale di 8,99 al mese per 12 mesi senza pagamento anticipato, per poi passare al prezzo di mercato al momento della scadenza dei dodici mesi previsti dall’offerta.
Il piano standard è quello che raccoglie in sé i servizi del piano start e vi somma la possibilità di assistere a tutte le partite del campionato di Serie A, di Serie B e l’Europa League tutto sulla stessa linea internet. Si, perché Dazn ha anche diversificato questa possibilità nei suoi piani di abbonamento cercando di combattere la condivisione degli account tra nuclei familiari differenti in pieno stile Netflix. Con questo piano sarà possibile guardare i programmi in contemporanea su due dispositivi ma connessi alla stessa rete internet, impossibile quindi guardare un derby in due stanze diverse con questo abbonamento. I costi qui hanno ricevuto un leggero incremento già a gennaio e quindi ora non sono stati ritoccati: 0,99 euro al giorno per un totale di 359 euro all’anno con pagamento anticipato, 34,99 al mese se si opta per quello rateizzato in dodici mesi. Il piano mensile con la possibilità di disdire anche prima dei canonici dodici mesi il costo è di 40,99 euro al mese.
Il piano plus è infine il meglio che Dazn può offrire e il prezzo è logicamente molto più alto dei piani precedenti. Innanzitutto c’è la possibilità di condividere il piano con un cugino che abita in un’altra casa e ha quindi un’altra rete internet, cosa non indifferente con derby da scudetto incombenti. In seconda battuta il piano plus di Dazn permette di registrare fino ad un massimo di sette dispositivi e di usarne in contemporanea due. I costi sono relativi al tipo di servizio offerto: con un piano annuale dilazionato e una minima permanenza di 12 mesi il costo è di 59,99 euro al mese, costo che scende a 49,91 euro al mese se si sceglie di pagare in un’unica soluzione per un totale di 599 euro. Qui il costo del mensile senza vincoli non varia rispetto all’annuale rateizzato, che però offre la possibilità di interrompere il pagamento immediatamente e non con trenta giorni di preavviso.
Dazn, il breakeven e la pirateria
Nonostante i diversi aumenti di prezzi e le conseguenti proteste da parte di tutti i tifosi dello stivale, Dazn sembra intenzionata a proseguire sulla strada diretta al pareggio di bilancio – prima mensile e poi annuale – che Enders Analysis prevede per il 2024 e per il 2025. Un breakeven fondamentale dopo i grossi investimenti eseguiti per rendersi il player principale del campionato di Serie A in Italia, e che hanno permesso di aumentare i ricavi fino a 3,2 miliardi di dollari nel 2023.
Per sostenere il processo di crescita di Dazn anche il Governo è sceso in campo con la nuova legge 93/2023 entrata in vigore ad inizio agosto e denominata “Legge anti-pezzotto”, e cioè il dispositivo in grado di bypassare i blocchi dovuti alla Pay-per-wiev e che ha visto incrementare la percentuale di utilizzo esponenzialmente negli ultimi due anni.
Il nuovo aumento dei prezzi non sarà lo strumento migliore per procedere ad abbattere la pirateria, ma è quasi obbligatorio per un’azienda che nell’ultimo anno ha chiuso il bilancio in rosso per più di un miliardo di euro. A pagare, purtroppo, i tifosi, che per seguire la propria squadra tra competizioni nazionali e internazionali possono arrivare a spendere più di cento euro al mese tra abbonamenti vari, e per conoscere la reazione basta leggere qualche commento su X.
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